Roma, all’ospedale San Giovanni la prima selezione per medici immigrati

Il reclutamento per il nosocomio romano arriva ad appena due settimane dalla delibera che ha dato il via alla selezione di medici stranieri

Roma: l’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata è la prima della Regione Lazio a bandire una manifestazione di interesse per il reclutamento di medici stranieri extra UE grazie all’accordo sottoscritto dalla Regione con AMSI (Associazione Medici di origine Straniera in Italia), che va nella direzione di integrare i professionisti stranieri cittadini di Paesi extra UE.

Il reclutamento per il nosocomio romano arriva ad appena due settimane dalla delibera che ha dato il via alla selezione di medici stranieri

Questo reclutamento arriva ad appena due settimane dalla delibera che ha dato il via alla selezione di medici stranieri iscritti a ordini in Italia con l’assessore alla Sanità D’Amato che aveva detto “Vanno usate tutte le forze. Le graduatorie degli specialisti sono esaurite” (Leggi Qui) 

Apriamo al reclutamento temporaneo del personale medico anche tra i cittadini di Paesi extra UE che siano titolari di permesso di soggiorno e che siano iscritti ad Ordini professionali del nostro Paese, che quindi già esercitano la professione medica e conoscono la lingua italiana. Si tratta di una grande opportunità in un momento di pandemia. Verrà coinvolta una platea professionalmente preparata a cui fino ad oggi era precluso l’accesso nel sistema pubblico” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

il professor Foad Aodi, presidente di AMSI e dell’Unione medica euromediterranea (Umem), ha specificato che “Questi sono colloqui aperti a medici Extra Ue ma anche i medici italiani potranno partecipare, non c’è un numero ben preciso di posti riservati nè agli italiani nè agli Extra Ue, ma la azienda San Giovanni Addolorata terminerà le procedure di selezione a sua discrezione nel momento in cui avrà trovato il numero ed i candidati ideali, tutto questo verrà deciso strada facendo”.

Il professor Aodi ringrazia le autorità sanitarie per questa prima volta in cui saranno coinvolti medici non europei: “Dico grazie all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, per la sua disponibilità e tempestività. La delibera regionale, così come la collaborazione con AMSI – costituiscono un grande risultato soprattutto a favore della tutela della salute dei cittadini, oltre che un importante passo in avanti a favore dei diritti. Nei nostri paesi (Africa, Asia, Sud America e Paesi Arabi) è stata denominata la “delibera del principio” contribuendo ad incrementare le richieste di informazione da parte dei medici stranieri per venire in Italia rispetto ad altri paesi europei”.

 “La nostra prossima sfida – conclude Aodisarà poter arrivare ad una legge nazionale che consenta ai professionisti della sanità già presenti in Italia di svolgere concorsi pubblici senza l’obbligo della cittadinanza, rendendo più snelle le procedure relative al permesso di soggiorno e riconoscendo i titoli professionali conseguiti all’estero di chi desidera lavorare in Italia. Queste misure darebbero una risposta definitiva e positiva alla mancanza cronica di medici ed infermieri in Italia“.

“Sarà predisposta una selezione del profilo di dirigente medico disciplina medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. È una grande opportunità – ha dichiarato Tiziana Frittelli Direttore generale dell’AO San Giovanni Addolorataperché potremo contare su una platea di professionisti a cui, fino ad oggi, era precluso l’accesso nel sistema pubblico e questo ci aiuterà ad assicurare e migliorare l’erogazione dell’attività sanitaria, fronteggiando in sicurezza il perdurante stato di emergenza”.

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