Biodigestore a Civitavecchia, comune furioso con la Regione (VIDEO)

La Regione Lazio dice si alla realizzazione di un impianto biodigestore a Civitavecchia. L'amministrazione non ci sta e promette battaglia.

La Regione Lazio dice si alla realizzazione di un impianto biodigestore a Civitavecchia. L’amministrazione non ci sta e promette battaglia.

Si è completata la conferenza dei servizi sul progetto biodigestore di Ambyenta Lazio, che la Regione Lazio vorrebbe catapultare sul territorio della città. Decisamente contrario il comune di Civitavecchia che attraverso il sindaco è ricorso anche al regio decreto del 27 luglio 1934 per vietare l’attivazione dell’impianto.

A niente sono valsi i pareri fortemente negativi dei comuni della Asl Roma 4, della Sovrintendenza Archeologica e delle associazioni ambientaliste. A dispetto di tutto la regione Lazio ha confermato di voler andare avanti.

Biodigestore a Civitavecchia, le voci del sindaco e del vice

Il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco: “Ho fatto mettere a verbale la nostra assoluta contrarietà avvalendomi di tutti i poteri che la legge mi offre a tutela dell’ambiente e della salute dei nostri cittadini. Ci opporremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione presso le sedi competenti affinché questo scempio non trovi attuazione”.

“Ringrazio le associazioni ambientaliste che, sono fattivamente intervenute, e prendo atto che la politica, quella solo ed esclusivamente parlata e che governa la Regione, non ha offerto alcun valido apporto se non semplici parole prive di contenuti sostanziali. Non ci fermeremo e daremo battaglia”. 

“Ho sostenuto il sindaco con orgoglio”, ha detto il vicesindaco Manuel Magliani, assessore all’Ambiente, “nella scelta di invocare il Regio Decreto del ’34, non per accettare una servitù ma per vietarla, riscontrando con rammarico di non aver avuto alcun tipo di sostegno da parte di chi ha qualificata rappresentanza del territorio sia in Comune e sia presso la Regione Lazio”.

“Questo progetto va avanti da un anno e non c’è stata alcuna iniziativa da parte dell’opposizione locale (che è maggioranza in Regione), per scongiurarne l’approvazione. Si va avanti con decisione per porre rimedio ad una decisione scellerata che vuole trasformare questo territorio in una pattumiera”.

L’Università Agraria di Civitavecchia dice NO al progetto del biodigestore a Monna Felicita

A seguito della conferenza dei servizi convocata giorni fa in regione che ha dato il via libera alla costruzione del biodigestore in località Monna Felicita, nel territorio di Civitavecchia, non si è fatta attendere la contrarietà di Daniele De Paolis, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia:

Il fatto, di una gravità inaudita, è il simbolo di un continuo asservimento di questi meravigliosi territori agli interessi della politica sempre meno nobile, quella che chiacchiera e sbraita ma non riesce – e forse non vuole – a difendere i propri territori e I loro abitanti – ha commentato De Paolis -. In prima fila c’è sempre Devid Porrello che riteniamo sia tra i primi responsabili del trasferimento dei rifiuti dalla Capitale sulle nostre terre o protagonista morale per l’inedia manifestata ogni volta che deve scontrarsi con i “poteri forti”. E la società Ambyenta Lazio rappresenta sicuramente un potere forte. Eppure – prosegue il Presidente – non lo abbiamo mai visto scendere in piazza, incatenarsi oppure occupare, per sollevare la questione ambientale a Civitavecchia e dintorni. Sicuramente è più facile fare audience con l’Università Agraria di Civitavecchia, considerata responsabile della questione degli Usi Civici, facendo finta di non capire che non siamo noi, non è il Presidente dell’Università Agraria che pone il vincolo demaniale e quindi non lo può nemmeno togliere a piacimento, come vorrebbe suggerire Porrello, peraltro in violazione di Legge”.

Il servizio video di Riccardo De Paola.

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