Roma, gestante muore di covid a 28 anni. Salvo il neonato (VIDEO)

Il decesso della donna, incinta e non vaccinata, è avvenuto nella notte tra il 20 ed il 21 gennaio

Dramma a Roma dove una giovane donna incinta e non vaccinata è morta a 28 anni nella notte fra il 20 ed il 21 gennaio colpita da polmonite Covid al policlinico Umberto I dove la ragazza era ricoverata perché positiva al Covid ma il suo bambino sta bene ed è salvo.

Il decesso della donna, incinta e non vaccinata, è avvenuto nella notte tra il 20 ed il 21 gennaio

Durante le fasi della degenza si è tentato di tutto per salvare la vita della giovane, compresa la terapia intensiva in Ecmo -tecnica di circolazione extra-corporea – lo sottolinea in una nota l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio – È stato possibile far partorire il neonato prematuro, che ora è estubato e stabile. Ricordiamo l’assoluta importanza di vaccinarsi anche in gravidanza. Formuliamo ai famigliari della giovane donna le più sentite condoglianze”.

Il decesso della giovane donna non vaccinata in gravidanza è un campanello di allarme. È importante, come consigliano le società scientifiche, vaccinarsi anche in gravidanza”. Così si è espresso al riguardo l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.

In base alle prime ricostruzioni la donna era andata al pronto soccorso dell’ospedale universitario il 7 gennaio per dei problemi respiratori. Al monitoraggio fetale di ingresso, non era stato registrato nessun problema legato alla gravidanza, ma durante l’ecografia polmonare si evidenziava una importante polmonite bilaterale da Covid poi confermata anche da apposito test molecolare.

Le condizioni cliniche della ragazza hanno poi denotato i gravi problemi respiratori che hanno reso necessario l’immediato ricovero nel reparto Covid dove e lì è stata poi sottoposta a terapia casco Cpap (terapia ventilatoria) con il 100% di Ossigeno.

Le sue condizioni non miglioravano e la paziente è stata dunque trasferita in area sub-intensiva a gestione rianimatoria. Il feto era monitorato costantemente dai ginecologi e non dimostrava condizioni patologie fetali. Il 13 gennaio però le condizioni della paziente sono peggiorate ed è stata sottoposta subito a parto cesareo d’urgenza con relativo trasferimento in Terapia Intensiva Covid per essere ventilata meccanicamente.

La nascita del bimbo ed il peggioramento della madre, fino alla sua morte

Il bimbo è nato il 13 gennaio per un peso di  1,8 chili ed è stato ricoverato in terapia Intensiva neonatale, e a seguito di un iniziale distress respiratorio ora è in condizioni cliniche buone e non necessita di supporto ventilatorio. Il 15 gennaio però continuando le insufficienze respiratorie della paziente, per la donna è stato deciso l’avvio del trattamento di ossigenazione extracorporea (Ecmo). Nei giorni seguenti non ci sono stati miglioramenti delle condizioni di salute della madre che sono peggiorate fino al decesso accertato alle 4 della notte tra il 20 e il 21 gennaio.

Focus sul covid durante la gravidanza

Il Covid, anche se in forma lieve, durante la gravidanza può avere conseguenze negative per il nascituro: si associa a rischio di parto prematuro, morte del feto, basso peso alla nascita. Lo rivela uno studio su 882 donne incinte risultate positive al SARS-CoV-2, pubblicato sulla rivista The Lancet Digital Health e condotto presso l’Institute for Systems Biology a Seattle precedentemente l’inizio delle campagne vaccinali. “Abbiamo trovato che l’infezione da SARS-CoV-2 è indice di aumentati tassi di parto prematuro e morte del feto, specie se l’infezione si verifica nel primo e secondo trimestre di gravidanza”, ha detto Samantha Piekos, primo autore del lavoro.

Le donne nello studio avevano presentato il Covid in forma lieve o moderata. La gravità dell’infezione maternal, quindi, non è risultata correlata di per sé al rischio per il nascituro. Esiti negativi per il bebè si sono presentati anche in caso di infezione materna non grave, ha ribadito l’autrice, per questo è importante un monitoraggio stretto durante tutta la gravidanza se la gestante è contagiata ed è importante una protezione adeguata durante tutta la gestazione per ridurre il rischio di infezione.

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