Dopo contatto con positivo, niente quarantena per chi ha fatto il booster

Nessun giorno di quarantena per chi è impiegato nei servizi essenziali ed è vaccinato con booster e viene a contatto con un positivo

covid

Niente quarantena dopo il contatto stretto con un positivo se si è vaccinati con tre dosi o con due dosi da meno di quattro mesi, solo nei casi asintomatici. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende, l’orientamento del governo mentre è ancora in corso la cabina di regia sul Covid dopo il parere del Cts.

Nessun giorno di quarantena anche per chi è impiegato nei servizi essenziali ed è vaccinato con booster e viene a contatto con un positivo. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per circa una settimana.

Per chi ha eseguito l’ultima vaccinazione da più di quattro mesi – quindi con minore copertura dal contagio – la quarantena scenderebbe da 7 a 5 giorni, con tampone negativo. Per chi non è vaccinato resterebbe di 10 giorni.

Le tre categorie di quarantena

Nel corso della cabina di regia sono state ipotizzate tre categorie di quarantena: lo spiegano fonti di Palazzo Chigi. Per i non vaccinati continueranno a vigere le attuali regole (quarantena di 10 giorni); per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni la quarantena si ridurrà a 5 giorni e sarà richiesto al termine di questo periodo un tampone con esito negativo.

Infine la terza categoria include persone con dose booster o con Green Pass rafforzato da meno di 120 giorni, per le quali non sarà più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza (no sintomi) e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.

Super Green Pass

Per quanto riguarda il Super green pass a tutti i lavoratori, secondo quanto si apprende, la misura alla fine non sarebbe passata in cabina di regia.

Nel corso della riunione il ministro Giancarlo Giorgetti avrebbe sottolineato la necessità in caso di portare avanti, di pari passo anche una presa di responsabilità da parte dello Stato: se si volesse estendere l’obbligo del super pass ai luoghi di lavoro che di fatto diventerebbe un “obbligo vaccinale” e lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i “fragili” esenti dall’obbligo.

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