L’asfalto è deformato dalle radici e pericoloso per la presenza di buche e crepe? Basta abbassare il limite di velocità e le responsabilità per l’amministrazione pubblica si annullano automaticamente. E’ un espediente già registrato su varie strade di Roma ma il provvedimento diventa assolutamente irritante se la velocità massima consentita è di 30 km l’ora, poco più di quella di una bici da passeggio.
La Polizia locale dispone il limite di velocità a 30 km/h per tutti i veicoli a due ruote sulle complanari della via Cristoforo Colombo
Succede sulla via Cristoforo Colombo, in particolare sulle complanari che si distendono tra Ostia e Acilia. Per iniziativa del comandante della Polizia locale gruppo Roma X Mare, Stefano Donati, “con decorrenza immediata” (ovvero dal 23 dicembre, data di pubblicazione della dd 1437/2021) si è decisa la “istituzione del limite di velocità massima di 30 Km/h, per cicli, motocicli, veicoli a tre ruote e monopattini”.
Il limite imposto è giustificato dalla motivazione della “strada deformata” e viene incaricato il Simu (dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di provvedere a posizionare la relativa segnaletica.
Riguardando le sole complanari, chi ha firmato il provvedimento ha commesso un errore che dovrà essere corretto: viene indicato il tratto di via Cristoforo Colombo “da piazzale Cristoforo Colombo sino a via del Fosso di Malafede”. Notoriamente, le complanari si sviluppano dalla Rotonda Colombo fino a via di Acilia. Tra via di Acilia e via di Malafede, poi, c’è un brevissimo tratto realizzato per svoltare verso Giardino di Roma. A meno che il comandante non intenda riferirsi anche alle corsie centrali, sia nell’uno che nell’altro caso, la disposizione dovrà essere corretta.
Va ricordato, come indicato in questo articolo, che ad aprile del 2020 l’amministrazione comunale Raggi annunciò lo stanziamento di sette milioni di euro per il rifacimento delle complanari della via Cristoforo Colombo. Che fine ha fatto quel finanziamento?
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