In campo il 28 e 29 dicembre le formazioni under 16 di Pescatori Ostia, Jem's Academy, Ostia Antica Calcio e Castel Porziano Calcio. Al termine del torneo verrà consegnata una targa commemorativa alla famiglia Pica
Sulla tragica morte di Riccardo Pica, morto a 16 anni a causa del fortissimo spavento provato dopo essere stato assalito da un clochard che lo rincorreva brandendo un’arma simile a un machete lo scorso 26 febbraio al Parco della Madonnetta si sono scritte già molte pagine (leggi qui).
Ora è il momento di ricordarlo con un torneo di calcio ad 11 che avrà luogo il 28 e 29 dicembre presso il campo sportivo “Alessandro Lodovichetti”, in via dei Brigantini 7, sede della Pescatori Ostia. Il “Primo Memorial Riccardo Pica”, vedrà in campo le quattro squadre under 16 di Jem’s Soccer Academy, Pescatori Ostia, Ostia Antica Calcio e Castel Porziano Calcio, tutte unite nel suo nome in una splendida due giorni di solidarietà e calcio giovanile che prenderà il via martedì 28 dicembre con le semifinali alle 14.15 e si concluderà il giorno seguente con le finali a partire dalle 16 e susseguenti premiazioni per tutti, dagli arbitri (col torneo affidato alla sezione di Ostia), squadre e soprattutto verrà data una targa alla famiglia di Riccardo. Ma il parco, quello, resta fatiscente e a nulla è valsa l’indignazione dei cittadini affinchè venisse riqualificato (leggi qui).
In proposito abbiamo intervistato Biagio Caputi, presidente dell’associazione “Decimo Solidale”, sempre in prima linea per iniziative benefiche come queste. Obiettivo è, oltre al divertimento e ad onorare la memoria di Riccardo, che quel tragico 26 febbraio era a giocare al parco della Madonnetta per una partita di calcio come tante con gli amici, porre il focus proprio sull’area verde dove è avvenuto il misfatto. “Noi con questo memorial di calcio vogliamo portare avanti tante finalità, in particolare sollecitare comune di Roma e X Municipio a prestare davvero attenzione alla situazione del Parco della Madonnetta, che da tantissimo tempo versa in condizioni di degrado, con cumuli di spazzatura riversati nelle aree verdi e tanti barboni e senzatetto come quello che ha causato la morte di Riccardo col suo folle gesto che ogni giorno sono ben visibili nel parco a bivaccare. Chiederemo che questa condizione di incuria e pericolosità cessi e faremo di tutto affinché tutta la zona venga messa in sicurezza e torni davvero ad essere un’isola felice dove poter giocare e divertirsi e non un luogo pericoloso”.
“Io – conclude Caputi – con la nostra associazione ‘Decimo solidale’ ho battagliato per fare in modo che l’area del Parco della Madonnetta non venisse riconvertita all’edilizia ma restasse un polo dove chiunque potesse fare attività fisica immerso nella natura, e adesso è il momento che tutte le promesse fatte dalle precedenti amministrazioni divengano realtà e l’area possa ritornare a nuova vita”.
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