Ostia, si ferma di nuovo la possibilità di ricoveri al Grassi: dal 20 dicembre 10 letti verranno convertiti per casi Covid
Ostia: dal 20 dicembre dieci posti letto Covid al Grassi. La decisione della Regione è arrivata, anche se era già nell’aria e attesa con preoccupazione dal personale ospedaliero.
La situazione già complicata della gestione delle urgenze e dei casi Covid insieme per l’Ospedale Grassi di Ostia, non trova soluzione, ma al contrario rischia di esplodere nei prossimi giorni, a seguito della decisione della Regione Lazio di imporre al nosocomio dieci posti letto Covid, che diventeranno effettivi dal 20 dicembre. Saranno dieci posti di Medicina riconvertiti in letti Covid e si troveranno al pian terreno del struttura.
E’ drammaticamente ricorrente ormai la notizia di un ingolfamento nelle attività dell’Ospedale Grassi di Ostia, aggravata anche pochi giorni fa, dalla presenza di tredici casi Covid accertati presso la struttura d’emergenza dell’ospedale, che avevano per altro atteso a lungo il trasferimento in altre strutture specializzate (leggi qui).
Una situazione, che nell’ultimo periodo a causa della nuova ondata di sintomatologia, ha portato come conseguenza la difficoltà di occuparsi adeguatamente sia dei pazienti Covid che affollano l’area riservata, che contemporaneamente, delle altre richieste di soccorso, se non quelle dei soggetti a rischio della vita o di gravi conseguenze.
Questo ha comportato per gli ex codici verdi e bianchi, ore di attesa e disagio. Con la riconversione di questi dieci posti di medicina a posti letto Covid la situazione non migliorerà di certo, considerato tra l’altro che un intero reparto è in ristrutturazione. Questa decisione comporterà infatti l’impossibilità di nuovi ricoveri nel reparto Medicina, se non Covid.
Il Grassi di Ostia tornato all’attività di assistenza ai pazienti covid dal 2 dicembre scorso, a seguito della disposizione dell’assessorato alla Salute della Regione Lazio nella quale si sollecitava la dirigenza della Asl Roma 3 ad aprire nuovamente dieci posti letto dedicati ai malati da Sars-Cov2 nel Grassi, unico ospedale che non risultava attrezzato, insieme con il San Paolo di Civitavecchia (leggi qui).
I responsabili dei diversi reparti dell’ospedale di Ostia si erano subito opposti alla decisione, segnalando la grave carenza negli organici, la situazione di stress degli operatori in servizio e le criticità strutturali che non garantirebbero il perfetto isolamento dei percorsi covid e non-covid. Ora, la situazione che già dai primi del mese è stata molto sacrificante per il personale e per tutti pazienti non Covid, rischia di esplodere.
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