Lotta al fumo: a Tokyo ferie extra per chi smette, in Nuova Zelanda guerra no stop

Si moltiplicano le iniziative per contrastare il tabagismo. Ferie extra a Tokyo per chi smette, sempre meno fumo all’aperto in Nuova Zelanda

fumo di sigaretta

Si rafforza l’impegno a ridurre il tabagismo nel mondo. Uno sforzo che, per certi, versi stimola anche la creatività e premia chi smette. A Tokyo più ferie per abbandonare il fumo, in Nuova Zelanda lotta all’uso della sigaretta nei giovani.

Si moltiplicano le iniziative per contrastare il tabagismo. Ferie extra a Tokyo per chi smette, sempre meno fumo all’aperto in Nuova Zelanda

A Tokyo il capo dell’impresa nipponica Piala assicura ai suoi dipendenti non fumatori sei giorni di ferie extra per pareggiarli delle pause sigaretta dei colleghi fumatori, con l’obiettivo di incentivare coloro che fumano a smettere di fumare.

Esagerato forse? Effettivamente la pausa sigaretta non è poi così lunga, ma nel caso specifico i dipendenti dell’azienda impiegavano ben quindici minuti per farlo, poiché per fumare era necessario scendere dal 29º piano e risalire. Proprio per questa ragione, un impiegato si lamentò attraverso una lettera aziendale sul fatto che queste pause creavano dei problemi nello svolgimento del lavoro.

È stata la scelta del CEO dell’azienda Takao Asuka a far parlare della vicenda, poiché anziché penalizzare i dipendenti fumatori, ha deciso di premiare coloro che non usufruivano della pausa sigaretta, dando loro appunto a disposizione sei giorni di ferie in più all’anno. Lo scopo è quello di dare lo stimolo di smettere di fumare, non con delle punizioni o delle coercizioni, ma con una ricompensa. Il CEO Asuka ha infatti dichiarato: “Spero di incoraggiare i dipendenti a smettere di fumare attraverso incentivi anziché sanzioni o coercizione”.

Sempre in merito ai provvedimenti presi nel mondo per incentivare ad eliminare il vizio del fumo, la Nuova Zelanda, sotto il governo progressista di Jacinda Ardern, ha vietato la vendita di sigarette ai ragazzi nati dopo il 2004. La sfida è quella di eliminare definitamente questo amato vizio entro il 2025.

Tra i provvedimenti sono previsti la diminuzione dei luoghi in cui è concesso fumare all’aperto, l’aumento progressivo per l’età a cui è concesso fumare, limitazione della nicotina presente nelle sigarette. Il ministro della Salute, Verrall, ha dichiarato: “Circa 4.500 neozelandesi muoiono ogni anno a causa del tabacco e dobbiamo accelerare per essere in grado di raggiungere l’obiettivo di diventare smoke-free nel 2025“.

Giulia Romana De Rossi