Roma: la Serra Moresca di Villa Torlonia apre al pubblico. Ecco quando

Gli spazi saranno visitabili in un percorso che dalla Serra conduce fino alla Grotta artificiale

serra moresca

Roma: la Serra Moresca di Villa Torlonia è diventata un museo e apre finalmente al pubblico. Da domani, 8 dicembre, gli spazi saranno visitabili in un percorso che dalla Serra conduce fino alla Grotta artificiale.

Per la prima volta apre al pubblico il complesso della Serra Moresca di Villa Torlonia.

Storia, natura e suggestioni lontane dialogano nel complesso della Serra Moresca che apre per la prima volta al pubblico dall’8 dicembre dopo un lungo lavoro di restauro condotto dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Ispirata all’Alhambra di Granada il complesso è stato progettato intorno al 1839 dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli e ora torna alla sua originaria bellezza dopo due fasi di restauro.

La prima, tra il 2007 e il 2013, che ha riguardato il recupero dell’edificio da una condizione di fortissimo degrado e la seconda fase, da poco conclusa, nella quale si è provveduto all’allestimento e messa in esercizio dell’intero complesso come spazio museale.

Progettati dall’architetto Maria Cristina Tullio, questi ultimi lavori sono stati effettuati sotto la direzione tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed eseguiti da Zètema Progetto Cultura.

La visita inizia dalla Serra, stupefacente padiglione da giardino con una struttura in peperino, ghisa e vetrate policrome che fanno da cornice alla fontana interna, oggi di nuovo attiva, e a una raccolta di palme, agavi, ananas e aloe, piante e specie arboree compatibili con la vocazione originaria dell’ambiente.

serra moresca villa torlonia

Si prosegue attraverso la Grotta artificiale pensata come il luogo della Ninfa, con i suoi resti splendidamente illuminati, le cascatelle e i laghetti dove oggi tornano a vivere ninfee e fiori di loto.

È uno scenario storico naturalistico da ammirare lungo il percorso di visita insieme alla vista, dal basso, della Torre, imponente costruzione caratterizzata da ampie finestre con intelaiature in ghisa e vetri colorati che nascondono, all’interno, pareti riccamente decorate da stucchi policromi.

La Serra Moresca di Villa Torlonia apre al pubblico. Tutte le informazioni

Il complesso della Serra Moresca sarà aperto al pubblico da mercoledì 8 dicembre con un orario, in vigore fino al 31 marzo, che andrà dalle 10:00 alle 16:00, dal martedì alla domenica (chiusura il lunedì).

A partire dal 1° aprile e fino al 30 settembre, l’orario di apertura sarà invece dalle 10:00 alle 19:00 con l’eccezione di luglio e agosto in cui il complesso rimarrà chiuso.

Il museo è chiuso il lunedì, il 1° gennaio, il 1° maggio, il 25 dicembre e nei mesi di luglio e agosto. La biglietteria chiude 40 minuti prima

I biglietti potranno essere acquistati direttamente alla biglietteria della Serra Moresca o a quella del Casino Nobile. Sarà possibile anche pre-acquistarli online su o chiamando il call center 060608, attivo tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. 

Per informazioni è possibile visitare il sito internet del museo cliccando qui.

La storia della Serra Moresca di Villa Torlonia

Il complesso della Serra e Torre Moresca, con annessa Grotta artificiale, è
stato progettato intorno al 1839 dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli e
concluso, con le decorazioni di Giacomo Caneva, nel 1841.
serra moresca torre
La Serra vera e propria è uno stupefacente padiglione da giardino con una struttura in peperino e un largo uso del ferro, della ghisa e di vetrate
policrome. Jappelli era ben a conoscenza dell’innovativo uso della ghisa, che
aveva già sperimentato nella Villa Treves a Padova, e seguiva con attenzione
l’introduzione di nuove tecnologie, come dimostrano vari suoi studi e progetti per costruzioni da adibire a serra.
Le architetture di stampo moresco ideate da Jappelli erano ispirate
all’Alhambra di Granada; la Serra era destinata ad accogliere piante esotiche
e rare ma anche eventi spettacolari, come testimoniato dalla presenza di un
vano seminascosto, interno alla grande sala, destinato all’orchestra.
La Torre era invece riservata a incontri più intimi, per pochi partecipanti,
invitati dal Principe nella sontuosa sala da pranzo dell’ultimo piano,
caratterizzato da ampie finestre con intelaiature in ghisa e vetri colorati e da
pareti riccamente decorate da stucchi policromi.

La sala aveva al centro undivano che, mediante l’azione di un meccanismo, poteva sollevarsi verso il soffitto, mentre dal piano sottostante saliva un tavolo imbandito che doveva sorprendere e impressionare gli ospiti del Principe. Tra la Torre e la Serra, Jappelli aveva poi costruito una Grotta artificiale, retta da strutture in legno e stucco, oggi non più esistenti, con laghetti e percorsi in legno sospesi, solo in parte conservati, pensata come il luogo della Ninfa (“ Nymphae Loci ”) e quindi un luogo naturale e ricco di acque, che doveva destare meraviglia e stupore a chiunque l’attraversasse.

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