Ostia, spiagge vietate e obbligo di rimuovere i detriti causati dall’erosione

Sopralluogo della Guardia Costiera che vieta il camminamento in otto stabilimenti balneari e ingiunge ai concessionari di rimuovere i relitti di cabine e strutture in muratura dalle spiagge

erosione

Divieto di transito sulle spiagge di otto stabilimenti balneari per il pericolo crolli e ingiunzione ai concessionari di mettere in sicurezza gli arenili con la rimozione dei detriti di cabine e strutture i muratura danneggiati dall’erosione.

Rischio crollo: vietato il camminamento in otto stabilimenti balneari e obbligo per i concessionari di rimuovere i relitti di cabine e strutture in muratura dalle spiagge

Dopo gli ulteriori danni provocati dalle mareggiate degli ultimi giorni e l’aggravamento dell’erosione, arrivano nuove interdizioni ad Ostia su un tratto di costa e di mare corrispondente al lungomare Lutazio Catulo, a piazzale Cristoforo Colombo e lungomare Amerigo Vespucci. Dopo quella relativa al tratto davanti lo stabilimento dell’Esercito (leggi qui), la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, a firma del Comandante Giuseppe Strano, ha emesso un’Ordinanza di divieto di camminamento e navigazione davanti ai seguenti stabilimenti balneari: La Vecchia pineta, La nuova pineta – Pinetina, Cral Cotral – Hibiscus, Shilling, Kursaal, Sporting Beach e Venezia.

La decisione è arrivata dopo il sopralluogo svolto ieri da personale della Delegazione della spiaggia di Ostia alle dipendenze della Capitaneria di porto e del Municipio X che hanno attestato le «condizioni di pericolosità» del tratto di costa dove sono presenti gli stabilimenti balneari maggiormente danneggiati dalle mareggiate, «interessato da un grave fenomeno erosivo che ha già riguardato parte delle strutture in legno ed in cemento sulla costa e che pone a rischio la stabilità di ulteriori manufatti, con grave rischio di crolli».

Sarà esentato dalle misure di interdizione il personale delle ditte impegnate nei lavori di ripascimento e protezione della costa e di quelle che opereranno la rimozione delle strutture pericolanti e/o delle imprese incaricate di attuare interventi urgenti di messa in sicurezza.

Il divieto prevede, ad una distanza inferiore a 100 metri dalla costa, di navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura. È anche interdetto il transito pedonale e lo stazionamento, lungo tale tratto di litorale, per una profondità lato terra di 50 metri.

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