Infernetto: da quartiere residenziale e tranquillo, negli anni l’Infernetto sta pian piano diventando un quartiere a rischio sotto il profilo della sicurezza. Si moltiplicano le denunce di furti negli appartamenti cosi’ come gli episodi di violenza tra minori. Lo scorso weekend al Centro Commerciale Parchi della Colombo, si è infatti consumata l’ennesima aggressione per futili motivi, a danno di un ragazzo di 14 anni.
Parchi della Colombo, nuova aggressione ai danni di un minorenne. Il padre: “Denunciare è l’unico deterrente per mettere in sicurezza tutti”
Aumentano gli episodi di violenza nel quartiere Infernetto. Teatro di un’altra aggressione ancora una volta il Centro Commerciale Parchi della Colombo, dove lo scorso fine settimana un 17enne sostenuto dal suo “branco”, ha sferrato un pugno ad un 14enne.
Ecco cosa ha raccontato di quel giorno il papà del ragazzo aggredito, al microfono di Francesco Ferraro:
“Eravamo alla cena di compleanno di un nostro caro amico – ha spiegato l’uomo – e al festeggiato è stato regalato un pallone con il quale lui e gli amici intervenuti alla festa sono andati a giocare fuori. Mentre giocavano, dei ragazzi più grandi si sono avvicinati e hanno preso il pallone, mio figlio lo ha richiesto indietro ed è stato aggredito da tre di loro, e ha pure ricevuto un cazzotto in faccia, riportando un trauma facciale contusivo con prognosi di dieci giorni. I dottori hanno detto che è stato fortunato perchè bastava qualche centimetro più su e avrebbe potuto perdere l’occhio. Abbiamo denunciato il fatto ai Carabinieri di Acilia il giorno dopo e abbiamo fatto il nome di questo ragazzo perchè siamo rusciti a risalire alla sua identità. Quando ho messo un post su facebook spiegando quanto ci era successo, ho ricevuto moltissimi commenti anche in privato di gente che aveva subito la stessa cosa”.
“E’ la terza aggressione nel giorno di pochi mesi – spiega Giosuè Mirizio dell’Ass. Infernetto Sicuro -. A giugno c’è stata l’aggressione nei confronti di un ragazzino di 12 anni e pochi giorni dopo di una ragazzina di 13 anni, non sappiamo più cosa dire e fare, perchè c’è sia la questione dei genitori che dovrebbero controllarli di più e oltretutto educarli al rispetto del prossimo: basta uno che usa violenza e tutti gli altri lo seguono per emulazione”.
E come spesso accade in questi casi, l’episodio di violenza va ad intaccare la sfera psicologica delle vittime, ma anche di chi sta loro vicino:
“Io e mia moglie ci siamo sentiti inermi e poteva succedere qualcosa di molto più serio, Vorrei che la gente avesse più coraggio di denunciare questi episodi perché questo è l’unico deterrente per mettere in sicurezza tutti quanti. Qualcuno vicino all’aggressore mi ha contattato per chiedermi di ritirare la denuncia ma non andiamo avanti e speriamo che la giustizia faccia il suo corso – ha concluso il padre del 14enne”.
Servizio di Francesco Ferraro
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