Ostia, murale del maestro Mario Rosati distrutto dai lavori nell’ex GIL

Cittadini di Ostia denunciano: "Murale realizzato anche dai bambini che frequentavano la scuola. Ha più di quarant'anni, è un simbolo da preservare"

Ostia: i lavori per la messa in sicurezza e il restauro dell’ex Gil di corso Duca di Genova sono iniziati, ma stanno già partendo con il piede sbagliato agli occhi della cittadinanza, che oggi ha denunciato sui social un’attività di cantiere non prevista e forse evitabile, e cioè la distruzione di un’opera murale del Maestro Mario Rosati. La denuncia.

Cittadini di Ostia denunciano: “Murale realizzato anche dai bambini che frequentavano la scuola. Ha più di quarant’anni, è un simbolo da preservare”

Inaugurati ad agosto di quest’anno dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, sono partiti i lavori all’ex Gil, Gioventù Italiana Littoria, di Corso Duca di Genova a Ostia. Il cantiere che durerà 500 giorni secondo quanto previsto, trasformerà la struttura per ospitare la nuova caserma della Polizia Locale e l’ufficio del Giudice di Pace.

Tutto bene sembrerebbe nelle intenzioni del progetto, se non fosse per il fatto che il X Municipio, che è stazione appaltante per conto del Comune di Roma, che ha impiegato quattro anni per la realizzazione della progettazione esecutiva e per l’espletamento della gara, ha già commesso qualche passo falso, ed uno in particolare è venuto fuori dall’attento monitoraggio dei cittadini.

A riferirlo è Silvia Messina pensionata ex impiegata del Comune di Roma e attualmente molto attiva nella vita sociale di Ostia, che ha affidato ai social uno sfogo che è anche una denuncia:

“Mi chiedo, ma su tutti i lavori da fare all’ex GIL, dovevano ricominciare proprio distruggendo una testimonianza così importante per le generazioni di studenti che hanno contribuito a crearla insieme al Maestro Mario Rosati? Era proprio indispensabile? Peraltro non mi sembra ci sia traccia di ulteriori attività. Fermatevi per favore”.

Nel post la Messina fa riferimento ad un murale forse senza nome, ma pieno di significato per chi è di Ostia e realizzato dall’artista ostiense, già celebre per i monumenti scultorei dedicati a Pier Paolo Pasolini e gli affreschi realizzati nella Chiesa di Regina Pacis, insieme agli studenti dell’Ex Gil tra gli anni 80 e 90, quando all’epoca la struttura era ancora una scuola elementare.

E’ un murale di grande valore simbolico per la storia di Ostia, rappresenta con delle immagini semplici e delicate i concetti di unita, comunione e integrazione. Quel che oggi definiremmo una società arcobaleno.

“Vederlo in parte distrutto in pochi giorni di ripresa dei lavori, cominciati e interrotti un’infinità di volte, mi intristisce molto – ha dichiarato la Messina -. Nelle mie intenzioni  ci sarebbe anche quella di costituire un comitato in difesa del murale – il maestro Rosati è stato contattato ed è d’accordo -. E’ una cosa che va interrotta subito, anche perchè, francamente stupisce che tra le prime cose fatte, si sia messo mano proprio alla parte più fragile e più significativa di quell’edificio, che rappresenta una generazione di bambini che sono passati da quella scuola”.

Il timore di questa brutalità, era stato sollevato già a settembre da un’altra cittadina di Ostia, l’artista Patrizia Alice ferranti, che aveva risposto all’annuncio dell’avvio lavori pubblicato della ex Presidente di Municipio Giuliana Di Pillo, con una esplicita richiesta cdi preservare se non addirittura restaurare l’opera.

“Con la realizzazione di questi lavori Roma Capitale risparmierà 1.200.000 euro l’anno che in questo momento paga d’affitto per la Caserma della Polizia Locale. È un’operazione che i cittadini aspettavano da tempo e di cui andiamo fieri: un grande progetto a cui hanno lavorato Risorse per Roma, il Dipartimento Simu e il Municipio. Sarà una grande opera che darà lustro al nostro territorio – questo aveva dichiarato l’ex Presidente di Municipio, forse non immaginando questi passi falsi nel raggiungimento di tale obiettivo“.

Intanto i lavori sono ripresi tre giorni, dalla ditta che si mostra incurante della questione. Così, al Maestro Rosati e alla generazione di bambini che sono stati anche autori di quell’opera muraria, dedichiamo questo appello che è anche il nostro, alla società che ha l’appalto, affinché operi sulla struttura nel rispetto di questo ricordo che è parte della storia del territorio.

Ostia, murale del maestro Mario Rosati distrutto dai lavori nell'ex GIL 1
Il murale di Rosati come si presenta oggi. Alcune parti sono state asportate.

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