Grande Roma

Caso Aviaria a Roma: chiusa parte del parco Villa Pamphili

Roma, chiude al pubblico in via precauzionale la parte est di Villa Pamphili: rilevata una positività per influenza aviaria

Roma: disposta la chiusura al pubblico del Parco di Villa Pamphili nella parte ad Est di Via Leone XIII, dove si trova il laghetto del Giglio. Il provvedimento è stato adottato oggi da dopo che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma aveva comunicato una positività per influenza aviaria nelle specie avicole presenti e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ha poi confermato la positività per il virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità.

Roma, chiude al pubblico in via precauzionale la parte est di Villa Pamphili: rilevata una positività per influenza aviaria

In seguito alla specifica richiesta del Dipartimento di Prevenzione della ASL RM3 – UOC Sanità animale e Igiene degli Allevamenti, con Ordinanza del Sindaco di Roma, è stata disposta la chiusura al pubblico del Parco di Villa Pamphili nell’area che comprende il laghetto del Giglio. E’ stato infatti qui, all’interno dello specchio d’acqua della parte est del parco, che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma in data 26 novembre, aveva comunicato una positività per influenza aviaria nelle specie avicole. In particolare venerdì scorso era stata trovata la carcassa di Orietta, il cigno beniamino dei bambini e degli adulti che frequentano Villa Pamphili.

La positività è stata poi confermata in una successiva comunicazione del 28 novembre del Centro di Referenza per l’influenza aviaria. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ha confermato il virus dell’influenza aviaria del sottotipo H5N1 ad alta patogenicità.

La chiusura parziale del Parco è stata disposta in via precauzionale per un periodo di 10 giorni. Ossia per il tempo occorrente per eseguire gli accertamenti utili a escludere ogni ulteriore diffusione del virus verso l’esterno da parte di visitatori e consentire il corretto svolgimento degli ulteriori interventi ritenuti necessari.

“Va precisato – ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi– che il rischio biologico è limitato alla sola possibilità di veicolare meccanicamente il virus, da qui le ragioni del provvedimento adottato oggi, mentre non ci sono rischi per il consumo di carne di pollame e uova”.

Come specificato nell’articolo in fondo pagina, il 9 novembre è stato reso noto il caso clamoroso di epidemia di aviaria in diversi allevamenti di Ostia Antica. In quel caso le misure precauzionali avevano riguardato un’area dal raggio di dieci km (leggi qui).

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