Raggiunto dal colpo partito dalla pistola di un collega, muore al poligono di tiro Sergio Di Loreto. Lascia moglie e due figli
Sarà la Squadra mobile che indaga sull’episodio a fare luce sulla drammatica morte di Sergio Di Loreto, 48 anni, poliziotto nato e cresciuto a Ostia, raggiunto dal colpo di pistola di un collega mentre si addestravano al poligono di tiro.
Il tragico incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi ad Abbasanta, provincia di Oristano, in Sardegna. Sergio Di Loreto, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, è morto raggiunto dal colpo di pistola di un collega.
Sergio Di Loreto, nato e cresciuto a Ostia, era arrivato da qualche giorno in Sardegna per partecipare il corso di aggiornamento scorte al Caip di Abbasanta. Oggi era andato con altri colleghi al poligono. L’incidente, a quanto pare, è avvenuto nelle fasi di pulizia di un’arma: a un collega sarebbe partito inavvertitamente un colpo che ha raggiunto Di Loreto tra addome e petto. Il poliziotto è stato subito soccorso dai colleghi e poi trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Ghilarza, ma purtroppo ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato inutile.
Di Loreto aveva lavorato al reparto scorte della Questura di Roma e poi a quello del Viminale, per poi tornare ad Agrigento, dove lavorava all’ufficio automezzi della Questura. Lascia una moglie e due figli. Sergio, figlio di un poliziotto, Vitale Di Loreto, era cresciuto a Ostia dove vivono anche la sorella Renata e i fratelli Mario e Giancarlo. L’altra sorella, Luciana, vive a Milano. “Era un collega scrupoloso, stimato e ben voluto da tutti, un grande professionista” è il ricordo unanime che forniscono di lui i colleghi che ci hanno lavorato e i rappresentanti sindacali della Polizia. Parole affettuose e di commiato sono state espresse anche da Francesco Paolo Russo del sindacato Siap, primo a diffondere la tragica notizia.
Sergio Di Loreto era anche un corridore amatoriale. Scrive di lui Roberto, un runner compagno di gare e di allenamenti: “Ciao Sergio, di te, mi resteranno per sempre impressi i tuoi sorrisi, la tua allegria, il tuo modo di coinvolgere sempre i runner, quando ti portavi dietro le maschere dei Supereroi e altre tue mille diavolerie. Mi dispiace che tu sia stato su questa terra per così poco”.
Alla famiglia giungano le condoglianze anche dalla nostra redazione.