Fiumicino: Gambero Rosso e Michelin Italia, tornano a consigliarci sul meglio della ristorazione italiana d’eccellenza. La Franciacorta è stato lo scenario della guida Michelin per la rivelazione delle nuove insegne stellate, mentre la celebre guida “rossa” è stata presentata finalmente in presenza, lunedì scorso a Roma. Diverse le sorprese nelle anticipazioni tra i Ristoranti “Tre Forchette 2022”, e tra queste, anche la presenza nell’elenco del centro Italia, di Pascucci al Porticciolo a Fiumicino, l’unico sul litorale romano.
Al Porticciolo di Fiumicino l’unico riconoscimento del Gambero Rosso sul litorale romano. Gli esperti: “Abbiamo dato importanza anche alla storia del locale”
Dopo l’anno zero della pandemia, la guida del Gambero Rosso torna con voti e classifiche, dando notizia di alcune new entry di cui andare fieri anche nella Capitale e non solo.
Si, perché tra i fantastici 37 Ristoranti “Tre Forchette 2022”, c’è anche Pascucci al Porticciolo, e il raffinato locale di Fiumicino, da sempre all’insegna della ricerca nella soddisfazione del palato, è stato l’unico sul mare di Roma ad aver superato la prova, ottenendo la conferma del massimo riconoscimento in guida.
Grande soddisfazione per Gianfranco Pascucci, volto noto anche in Tv, nel ruolo autentico dello “chef del venerdì” con le sue famose leccornie a base di pesce, nel programma “La Prova del cuoco”, prima in compagnia di Antonella Clerici, e poi con Elisa Isoardi. Proprio in quella seguitissima vetrina, Pascucci svelò alcuni dei suoi segreti ai fornelli, frutto di una ricerca delle erbe aromatiche spontanee nell’ampio territorio di Fiumicino, tra le dune della spiaggia e la campagna.
Al ristorante Pascucci al Porticciolo la giuria ha assegnato 91 punti su 100.
Molti i locali a causa del Covid hanno chiuso i battenti: “Il settore, comunque tiene – confermano i curatori delle guide – e lo si capisce anche dalle liste d’attesa per conquistare un tavolo nei ristoranti più blasonati, a testimonianza che c’era una gran voglia di tornare al ristorante. Per altro – aggiungono – un anno di transizione come il 2021 ha registrato felicissimi debutti, basti pensare alle nuove avventure di Cracco, dei Cerea e di Cannavacciuolo”.
I criteri di assegnazione
La Guida Michelin e la guida del Gambero Rosso, riferimenti irrinunciabili degli utenti ma anche banco di prova per una sfida al miglioramento e la qualità dei professionisti del settore, riuniscono da sempre i migliori esponenti dell’enogastronomia italiana, dai bistrot alle birrerie, dai locali etnici alle trattorie fino ai grandi ristoranti. Le ambite stelle, da una a tre, vengono assegnate ai ristoranti, non allo chef, così come le Tre Forchette, massimo riconoscimento di Ristoranti d’Italia 2022 del Gambero Rosso, assegnate sulla base dei seguenti criteri: qualità degli ingredienti utilizzati. maestria nel controllo dei sapori e nelle tecniche di cottura. personalità dello chef all’interno della sua cucina.
Per gli esperti del Gambero Rosso la ristorazione italiana ha dato quest’anno prova di grande vitalità e maturità: antispreco e sostenibilità sono ormai voci fisse dei menu, e crescono anche le proposte vegane e salutari di alto profilo.
“Gli chef hanno studiato proposte alternative per avvicinare la clientela locale e le nuove generazioni all’alta cucina, hanno usato creatività, innovazione e grande spirito di adattamento per difendere il loro lavoro – ha spiegato Laura Mantovano, direttore editoriale del gambero Rosso -. I nostri ispettori hanno dato attenzione alla cura del dettaglio, dall’igiene al servizio che deve essere sempre attento e discreto, disponibile ma non invadente per poter consentire al cliente di sentirti sicuro e accolto, per poter rendere l’esperienza al ristorante serena e rilassante. In più – ha concluso la Mantovano – abbiamo dato importanza delle tradizioni della cucina italiana, guardando anche alla storia del locale, della famiglia che lo conduce”.
Ecco le anticipazioni del Gambero Rosso, sui ristoranti “Tre Forchette 2022” al nord, centro e sud Italia
Al Nord: Agli Amici dal 1887 a Udine; Berton a Milano; Cracco a Milano; D’O a Cornaredo (Milano); Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo); Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova); Enrico Bartolini al Mudec Restaurant a Milano; La Peca a Lonigo (Vicenza); Laite a Sappada (Udine); Le Calandre a Rubano (Padova); Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia); Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia); Osteria Francescana a Modena; a Piazza Duomo a Alba (Cuneo); Seta by Antonio Guida a Milano; St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina a Badia (Bolzano); Villa Crespi a Orte San Giulio (Novara).
Al Centro e Roma: Casa Vissani a Baschi (Terni); Da Caino a Montemerano (Grosseto); Enoteca Pinchiorri a Firenze; Glass Hostaria a Roma; il Pagliaccio a Roma: Il Piccolo Principe del Grand Hotel Piccolo Principe di Piemonte a Viareggio (Lucca); Imago dell’hotel Hassler a Roma; La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, sempre nella Capitale; La Trota a Rivodutri (Rieti); Lorenzo a Forte dei Marmi (Lucca); Madonnina del Pescatore a Senigalli (Ancona); Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (Roma); Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Uliassi a Senigallia (Ancona).
Al Sud: Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli); Duomo a Ragusa; La Madia a Licata (Agrigeo); Quattro Passi a Massa Lubrense (Napoli): Taverna Estia a Brusciano (Napoli); Torre del Saracino a Vico Equennse (Napoli).
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