Simonetta Matone ha un piglio e un allure che contraddistinguono solo le grandi personalità. Lei, magistrato prestato alla politica per intuizione di Matteo Salvini ed attualmente Capogruppo della Lega in Campidoglio, non è stata per un soffio la candidata di tutto il centrodestra nella corsa contro Roberto Gualtieri.
Abbiamo incontrato la Capogruppo della Lega in Campidoglio parlando della Lega, di politica e dei suoi nuovi incarichi all’interno dell’assise capitolina. Il servizio di Mara Azzarelli
Nei giorni scorsi, all’indomani delle dimissioni poi ritirate di Calenda, ribadendo il suo impegno per la Capitale al di là del risultato delle elezioni amministrative ha ribadito a chiare lettere “Io non mi dimetto, quando prendo un impegno lo faccio con serietà”.
Noi di canaledieci.it l’abbiamo incontrata, e siamo ripartiti proprio da questa ferma intenzione di non mollare, confermata dalla stessa Matone al microfono di Mara Azzarelli: “Io non mi dimetto perché credo che quando si chiede il voto agli elettori, e nel mio caso 5.107 romani hanno risposto positivamente, si prende un impegno con i cittadini e questo impegno va mantenuto”.
Parliamo con lei, oltre che della Lega e di politica, anche del suo nuovo impegno capitolino e le chiediamo se, nella Lega, c’è spazio per una leadership al femminile. La Matone, con sicurezza risponde: “Noto che nella Lega c’è rispetto delle posizioni individuali e delle donne che è incredibile, dunque non ho dubbi”. Interrogata su quali saranno le tematiche riguardo cui lei non farà sconti al Sindaco Roberto Gualtieri, il magistrato, ora nell’assise capitolino dice sicura: “Un po’ su tutto, dato che io sarò nella Commissione pari opportunità, ma sarò presente anche in altre Commissioni nevralgiche, come quella della mobilità. Io – aggiunge – ho approfondito molto il tema dei trasporti in campagna elettorale perché è un tema che i cittadini vivono sulla loro pelle tutti i giorni”.
Infine, riguardo al fatto che, per via della sua professione, la Matone si sia trovata a dover difendere donne e bambini vittime di maltrattamenti, è certa di poter dare un forte contributo su queste vicende all’interno dell’amministrazione comunale: “Credo che si possa fare molto perché le case famiglia sono tutte in sofferenza ed hanno un rapporto burrascoso con l’amministrazione pubblica e quando ero Pubblico Ministero per i minorenni, fino al 2008, accadeva sempre che quando si doveva far scappare una donna da una situazione di pericolo il primo problema era trovarle posto in una casa famiglia”.
VIDEO INTERVISTA DI MARA AZZARELLI
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
Roma, IX Municipio: rotta l’alleanza di centrodestra. La Lega: “Faremo opposizione all’opposizione”
