Ostia, violenza islamica: indagata dalla Procura dei Minori la famiglia di Sona

La procura dei Minori di Roma indaga sull'aggressione ai danni di una 14enne del Bangladesh avvenuta sabato pomeriggio a Ostia

maltrattamenti
L'arresto per maltrattamenti

Torniamo sulla storia di violenza, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. La procura dei Minori di Roma indaga sull’aggressione ai danni di una 14enne del Bangladesh avvenuta sabato pomeriggio a Ostia (leggi qui). Sona, un nome di fantasia, è stata picchiata violentemente dal fratello 17enne perché rifiutava l’educazione islamica imposta dalla famiglia e l’utilizzo del velo e del burqa.

Dopo l’ennesima violenza, la giovane ha avuto la forza e il coraggio di recarsi dai carabinieri di Ostia a denunciare i fatti. Nell’informativa dei militari oltre al 17enne è citata anche la madre che avrebbe aggredito e maltrattato in altre occasioni la 14enne.

La giovane è stata soccorsa e refertata all’ospedale Grassi per un trauma cranico minore e alcuni graffi sulla fronte. E’ stata poi accompagnata in una casa famiglia.

Violenza islamica: la storia di Sona

Pur di rivendicare il diritto a un futuro indipendente, Sona ha affrontato per mesi le angherie esplose nell’aggressione violenta da parte del fratello davanti al padre. Di fronte all’ennesimo rifiuto, quello di indossare il burqa, il giovane l’ha strattonata, l’ha picchiata, l’ha graffiata in faccia, le ha fatto sbattere la testa.

I carabinieri, intervenuti per la lite, hanno deciso di portare prima Sona al pronto soccorso del Grassi, dove le sono stati prescritti 15 giorni di riposo, poi l’hanno accompagnata in una casa famiglia. Per metterla al riparo da un futuro che avrebbe potuto avere un epilogo drammatico.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Ostia, 14 anni, rifiuta il matrimonio combinato: massacrata dal fratello