Sta suscitando forti polemiche la scelta del Campidoglio di riappropriarsi delle competenze sulle spiagge dell’X Municipio. In più, nella Giunta X Municipio entra un’assessora vicina a Libera, Ilaria Meli.
Le reazioni delle diversi componenti dell’opposizione sono state forti e hanno quasi tutte la stessa sintesi: “Il decentramento è stato sconfitto dalle beghe PD”. Dal Movimento 5 Stelle, invece, si leva una voce meno critica. Quella di Paolo Ferrara che afferma: “Gualtieri si è preso le deleghe sul litorale come avevo suggerito io. Ma prima deve revocare il Regolamento Speciale del Decentramento Amministrativo”.
X Municipio, le reazioni delle opposizioni
Monica Picca, capogruppo Lega nel X Municipio e candidata alla presidenza sconfitta nel ballottaggio ha affermato: “Quanto sta accadendo nel Municipio X ha dell’inverosimile – dice Picca in una nota stampa firmata anche dalla sua “omonima” in Campidoglio Simonetta Matone – Sulla pelle dei cittadini si sta consumando una bagarre tutta interna al Pd”. “Non sappiamo con quali numeri, concreti, Falconi pensa di amministrare un territorio dove ogni giorno si aggiungono emergenze alle emergenze. Sorprende, inoltre, l’uscita del sindaco Gualtieri che sembrerebbe intenzionato ad assumere la delega sul litorale come se il voto degli elettori fosse acqua fresca alla faccia di oggi principio democratico. I cittadini si sono già espressi alle urne, e qualora il presidente Falconi non riuscisse a governare per eventuali dimissioni o per sfiducia in Aula. L’unica via maestra e tornare a nuove elezioni”.
Sulla vicenda si è espresso anche il consigliere della lista “Calenda Sindaco” nell’ X Municipio Andrea Bozzi: “Se davvero alla fine l’esito della guerra interna al Pd sarà che Gualtieri riporterà in Campidoglio la contesa “Delega al Litorale”, allora potremo dire che in pochissimi giorni l’amministrazione Falconi ci ha fatto tornare indietro di tanti anni nel peso politico del Municipio e nella sacrosanta strada del decentramento dei poteri e della maggiore autonomia del nostro territorio. Si tratterebbe di una specie di secondo “Commissariamento”, ma stavolta per incapacità politica della classe dirigente locale e per pure e semplici lotte intestine nel centrosinistra. E se così fosse lotteremo e lo denunceremo in tutti i modi. Chiediamo a Falconi che si è candidato a governarlo il X Municipio e non a fare il passacarte del Campidoglio o la barchetta di carta in balìa delle correnti”.
L’esponente di Fratelli D’Italia ed ex consigliera del Decimo Municipio Mariacristina Masi ha affermato: “Parte del Partito Democratico attacca se stesso definendo di fatto inadeguata la propria Giunta e di tutta risposta il Sindaco di Roma, per salvare il salvabile, fa un passo indietro sul decentramento amministrativo. Sono anni che ci battiamo per avere più poteri e poi, per una questione di ripicche interne al PD, ci troviamo davanti alla minaccia che la competenza sulle spiagge, tra le poche decentrate del nostro Municipio torni al Campidoglio per chiudere la bocca a qualcuno e mantenere la poltroncina a qualcun altro. Non si tocchi la Deliberazione sul decentramento per becere beghe interne”.
Infuriato Renzo Pallotta, coordinatore di Forza Italia per il Litorale, autonomista convinto: “Mario Falconi in ogni conferenza e dibattito pubblico, durante la campagna elettorale, ha promesso maggiore decentramento e autonomia amministrativa. Invece, alla prima bega di partito, per levarsi le castagne dal fuoco, ha rinunciato persino alle spiagge. Eppure aveva detto che avrebbe battuto i pugni sul tavolo e presentato il conto al Campidoglio?“.
Infine, la voce fuori dal coro, quella del consigliere capitolino in quota al Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara: “Dopo quello che è successo nell’X Municipio, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri vuole tenere per lui le deleghe al litorale come avevo suggerito, ma prima deve revocare il Regolamento Speciale del Decentramento Amministrativo municipale (deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 18 del 18/19 aprile 2011). In mancanza di una delibera di revoca, un passaggio in Giunta, nelle Commissioni competenti e in Aula Giulio Cesare, oltre sottrarre ai consiglieri municipali le loro prerogative di indirizzo e controllo previste per legge, sarebbe come ‘menare il can per l’aia’. Dovrà in oltre rimodulare le poste in bilancio sulle spiagge e centralizzare la spese per la gestione e il controllo degli arenili. Parliamo di circa 4 milioni di euro”.
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