E’ un grande esperto di musica e lo conosciamo soprattutto per la sua collezione di spartiti. Ma Carlo Pagliucci, toscano, da 50 anni a Ostia, è un suonatore di fisarmonica.
Carlo Pagliucci racconta il suo amore per la fisarmonica
“Mio babbo suonava il mandolino e nel dopoguerra era di moda la fisarmonica. Io la cominciai a suonare ad Arezzo. Per suonarla ci vuole un po’ di orecchio e grande impegno. Bisogna essere costanti, sennò dopo qualche anno si dimentica tutto”, ha spiegato Pagliucci.
“Ora suonare la fisarmonica non è più così diffuso e popolare perché circondato da suoni elettronici moderni che per me non sono musicali, ma il livello di qualità è migliorato perché, come pronosticò Verdi oltre 100 anni fa, la fisarmonica è entrata nel conservatorio come strumento classico.
Carlo Pagliucci ha pubblicato il libro “A Suon di Fisarmonica”: “E’ un modo per spiegare la passione e l’amore che ho per la musica. Nel testo ho tracciato l’insegnamento del mio maestro Mariottini che morì a quasi 90 anni”.
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