La dodicesima giornata di Serie A darà alle romane la possibilità di ritrovare i tre punti in campionato che mancano da dieci giorni. Percorsi e stati d’animo diversi ma obiettivi identici per le due squadre della Capitale che sfidano altrettante neopromosse.
Domenica 7 novembre contro le neopromosse: alle 12:30 apre la Roma sul campo del Venezia, alle 18:00 la Lazio affronta la Salernitana
Al Penzo di Venezia la Roma di Mourinho darà il via alla domenica di Serie A, nel tardo pomeriggio poi sarà il turno della Lazio contro il “romanista” Colantuono.
È cominciata ieri sera la dodicesima giornata di Serie A (Empoli – Genoa 2-2), l’ultima prima del forzato weekend di sosta a causa delle Nazionali. Un turno che promette spettacolo e che potrebbe rivelarsi favorevole per Roma e Lazio, impegnate rispettivamente contro Venezia e Salernitana.
Questo pomeriggio (ore 18:00) toccherà a Juventus – Fiorentina, a chiudere la domenica sportiva sarà invece lo scontro diretto più atteso: Milan – Inter.
Venezia – Roma
Dopo un mese di ottobre profondamente negativo per i giallorossi, quello di novembre si è aperto con l’insoddisfacente pareggio casalingo contro i norvegesi del Bodø/Glimt a cui hanno fatto seguito i primi, timidi, fischi stagionali dell’Olimpico. Da quando si è ripreso a giocare dopo l’ultima sosta per le Nazionali il bilancio della Roma tra campionato e coppa è inquietante: una vittoria (contro il Cagliari), due pareggi e tre sconfitte. Nonostante sia ancora presto per giudizi definitivi e sentenze varie, è evidente quanto la partita contro il Venezia sia importante (arbitro Aureliano – Diretta DAZN/SKY). Ritrovare il successo sarebbe la medicina migliorare per curare i malumori e lavorare con un po’ più di serenità durante la prossima settimana.
José Mourinho, che continua a tenere alta la guardia sul fronte arbitraggi, è chiamato a trovare un equilibrio accettabile tra una fase difensiva rivedibile, ma in costante miglioramento, e un reparto avanzato che fa fatica a concretizzare l’enorme mole di occasioni prodotte. La stanchezza di alcuni singoli e la poca qualità nelle scelte e nelle giocate stanno costando caro alla Roma che nonostante sia la squadra a tentare più conclusioni in Serie A è, al momento, solo la settima per reti segnate.
Sotto la lente d’ingrandimento c’è Tammy Abraham. L’acquisto più importante dell’estate giallorossa sta facendo fatica ad imporsi nella manovra offensiva di Mourinho. L’immancabile coinvolgimento emotivo e l’impegno assoluto in campo ad oggi non bastano: l’inglese è primo per potenziali occasioni da gol in Serie A ma non trova la via della rete dal 23 settembre. Le vittorie della Roma dovranno passare anche e soprattutto attraverso i suoi gol.
Gli Avversari
Sono 29 i confronti nella storia tra Roma e Venezia, il primo in assoluto risale addirittura alla stagione 1939/40. Giallorossi in vantaggio nelle statistiche con 14 vittorie, il doppio di quelle ottenute dai lagunari, 8 invece i pareggi. L’ultimo incrocio tra le due formazioni è ricordato tuttora con profondo rammarico dai tifosi della Roma: il 2-2 dell’aprile 2002 che costò alla formazione di Capello punti carissimi nella lotta Scudetto.
Il Venezia attuale è una formazione interessante, con nove punti conquistati in undici giornate è al momento sedicesimo in Serie A. I ragazzi di Zanetti hanno pagato senza dubbio ad inizio campionato la profonda inesperienza di una squadra giovane assemblata in estate, poi, con il passare del tempo, rendimento e prestazioni sono cresciuti e qualche risultato è arrivato. Dopo aver perso in quattro delle prime cinque giornate, il Venezia è uscito sconfitto solo due volte nelle ultime sei (1 vittoria e 3 pareggi).
Da tenere d’occhio però il calo di rendimento nei minuti finali di gara: 13 dei 17 gol subiti sono arrivati nei secondi tempi, è la terza peggior percentuale della Serie A.
Dubbi, scelte e probabili formazioni
Più di qualche pensiero nella testa di José Mourinho nel disegnare la Roma che scenderà in campo domenica. Il granitico 4-2-3-1 potrebbe presto lasciare spazio al 3-4-2-1, modulo proposto con sempre maggior convinzione in alcuni spezzoni delle ultime gare. Si farà tutto il possibile per recuperare Pellegrini ed affidare al capitano le chiavi della manovra offensiva giallorossa. Out Viña a causa di una lieve lesione all’adduttore destro, dal nome del suo sostituto dipenderà lo schieramento di partenza: Calafiori il cambio più vicino per caratteristiche, ma attenzione all’opzione Villar con l’arretramento di Cristante e lo spostamento di Ibañez in fascia. Davanti El Shaarawy dovrebbe far accomodare definitivamente in panchina Mkhitaryan, il peggiore quest’anno.
Meno dubbi per Zanetti che ripartirà dal consueto 4-3-3 lasciando Aramu libero di svariare su tutto il fronte per innescare la velocità di Okereke. Mazzocchi o Ebuehi sulla fascia destra, al centro della difesa Caldara è in vantaggio su Svoboda. Solito ballottaggio Henry – Forte tra numeri 9, il francese è favorito.
Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibañez, Calafiori; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.
Venezia (4-3-3): Romero; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Haps; Crnigoj, Ampadu, Busio; Aramu, Henry, Okereke.
Lazio – Salernitana
Archiviato il 2-2 di Europa League e rimesso in carreggiata il percorso europeo, per la Lazio è tempo di tornare alla vittoria in campionato e il match contro la Salernitana rappresenta un’occasione, sulla carta, perfetta (arbitro Rapuano – diretta DAZN). Gli ultimi due pareggi, contro Atalanta e Marsiglia, hanno lasciato ottime sensazioni e la sinergia tra squadra e allenatore appare sempre più evidente. Consapevole dell’importanza del momento, nelle interviste post-gara in Francia, Sarri ha voluto tenere alta la concentrazione: “è una prestazione che conferma che stiamo crescendo, domenica però capiremo a che punto siamo perché di solito partite come quella contro la Salernitana le sbagliamo”. Evidente nelle parole del tecnico il riferimento alle inattese e pesanti sconfitte di Bologna e Verona, due delle quattro totali subite in stagione, che hanno rischiato di minare la consapevolezza del gruppo e il percorso di crescita.
Quella di domani pomeriggio sarà una partita particolare anche per il presidente Claudio Lotito, fino a qualche mese fa numero uno della società campana prima che la promozione in Serie A lo costringesse a lasciare il timone. Intervistato da La Città, Lotito si è espresso così: “sono dispiaciuto per tante parole che hanno cancellato tutto quello che è stato fatto. Tiferò Lazio anche se a me la Salernitana l’hanno portata via”.
Sul campo, domani sarà ancora Immobile a trascinare la Lazio. Raggiunto Piola una settimana fa come miglior marcatore della storia del club, giovedì sera, grazie alla rete del momentaneo 1-2 a Marsiglia, l’attuale capitano biancoceleste è diventato leader incontrastato di questa classifica con 160 gol.
Preoccupazione infine per le condizioni del terreno di gioco visto che questo pomeriggio si giocherà Italia – Nuova Zelanda di rugby. Nelle scorse settimane sia Sarri che Mourinho si sono lamentati molto del prato dell’Olimpico e l’impegno di oggi metterà ancora più a dura prova la tenuta del campo.
Gli Avversari
La Salernitana occupa attualmente la 19esima posizione in classifica con sette punti raccolti, uno in più del Cagliari. Le due vittorie sono arrivate contro dirette concorrenti: Genoa e Venezia; il pareggio contro il Verona invece è valso il primo punto stagionale. Al momento la Salernitana ha il secondo peggior attacco della Serie A (10 gol fatti) e la terza peggior difesa (23 gol subiti).
Dopo due mesi complicati, quattro punti nelle prime otto giornate, a Castori è subentrato Stefano Colantuono. Nonostante la sconfitta iniziale, l’avvicendamento in panchina sembra aver scosso la squadra che è riuscita a vincere in rimonta a Venezia e ha offerto un’ottima prestazione nell’ultimo turno contro il Napoli.
Nei quattro precedenti in Serie A Lazio e Salernitana si sono divise equamente la posta in palio e la vittoria è andata sempre alla squadra di casa. Guardando al rendimento in questa stagione, domani si affronteranno la squadra con più possesso palla medio per gara (28’43 per la Lazio) contro quella che ha tenuto il pallone per meno tempo (19’09).
Dubbi, scelte e probabili formazioni
Pochi esperimenti e pochi cambi per Sarri che vuole chiudere con tre punti prima della sosta. Out Lazzari dopo il problema accusato in Europa League, ieri si è rivisto in gruppo Zaccagni che proverà a strappare la convocazione. Di nuovo spazio a Reina tra i pali e a Cataldi in cabina di regia. Dopo la panchina iniziale di Marsiglia torna Milinkovic, Basic ad insidiare come sempre Luis Alberto. Inamovibili i tre davanti.
Il destino della Salernitana sarà, come prevedibile, legato alla classe e all’ispirazione di Ribery. Gyomber e Ranieri partono avanti rispettivamente a Gagliolo e Jaroszynski. La freschezza di Lassana Coulibaly potrebbe essere un’opzione anche se più probabile a gara in corso. Davanti ballottaggio Simy – Djuric per affiancare Bonazzoli.
Lazio (4-3-3): Reina; Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.
Salernitana (4-3-1-2): Belec; Zortea, Strandberg, Gyomber, Ranieri; Obi, Di Tacchio, Schiavone; Ribery; Bonazzoli, Simy.
Michele Gioia