Tragica caccia al cinghiale: muore Daniele, 42 anni di Acilia

Dramma nelle campagne di Tolfa: il compagno di caccia spara e colpisce a morte Daniele De Francesco, 42 anni di Acilia, sotto gli occhi del padre

cacciatore

Doveva essere una battuta di caccia proficua e per certi versi piacevole. Invece si è trasformata in dramma. Daniele De Francesco, 42 anni, di Acilia, è stato colpito a morte da un colpo sparato dal compagno di caccia, T.E. di 27 anni, Civitavecchia. La tragedia si è consumata sotto gli occhi del padre della vittima.

Dramma nelle campagne di Tolfa: il compagno di caccia spara e colpisce a morte Daniele De Francesco, 42 anni di Acilia, sotto gli occhi del padre

E’ accaduto nel pomeriggio di domenica 17 ottobre nella macchia di Poggio Finocchio, a Tolfa.  Un giovane cacciatore di ventisette anni di Civitavecchia, T.E. ha sparato e ucciso un suo compagno occasionale di caccia, Daniele De Francesco, quarantaduenne di Acilia. Il tutto alla presenza del padre della vittima, che era a caccia insieme ai due giovani.

Secondo una prima ricostruzione confermata da testimonianze concordanti, i tre si erano trovati a cacciare insieme per caso: infatti, non si conoscevano. Daniele, il papà e l’uccisore si sono incontrati casualmente nell’area dove solitamente i cacciatori della zona parcheggiano le proprie auto prima di addentrarsi nel bosco, intorno a mezzogiorno di domenica stessa. Dopo aver scambiato poche parole sulla passione che condividevano, hanno deciso di vivere insieme anche la battuta di caccia.

I due giovani si sono mossi a coppia, mentre il padre di Daniele De Francesco ha scelto di prendere un’altra direzione, allontanandosi da solo. Il ventinovenne di Civitavecchia e il quarantaduenne di Acilia, ad un certo punto hanno notato degli uccelli, delle colombacce, ed hanno deciso di posizionarsi per sparare a quelle.

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La vittima: Daniele De Francesco di 42 anni

Poi, dopo aver trovato la postazione giusta, il civitavecchiese ha sentito un rumore improvviso e forte dietro un cespuglio. Senza proferire parola, ha pensato che potesse trattarsi di un grosso animale, forse un cinghiale, ha mirato e ha premuto il grilletto del fucile. Purtroppo dietro quel cespuglio, non c’era un cinghiale ma il povero Daniele De Francesco: raggiunto dal micidiale grappolo di pallini alla testa, è morto sul colpo.

Il padre del ragazzo colpito, ha sentito il colpo e, pochi istanti dopo, le urla strazianti del civitavecchiese che chiedeva aiuto. È accorso ed ha visto una scena che nessun genitore vorrebbe mai vedere. Sono stati chiamati i soccorsi, ma per il povero Daniele non c’era più nulla da fare.

Daniele era sposato e lascia nel dolore la moglie e un figlio piccolo.

Sull’incidente è stata aperta un’indagine dalla Procura, condotta dai carabinieri. Il giovane di Civitavecchia è stato iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo, ma sul fatto che si sia trattato di un drammatico incidente non sembra esserci alcun dubbio. Sono stati ascoltati, anche nell’immediatezza dei fatti, sia il padre della giovane vittima, che il ventisettenne civitavecchiese che ha sparato il colpo fatale, indagato per omicidio colposo. Entrambe le versioni, quella dello sparatore e quella del padre della vittima, sembrano combaciare sulla casualità del tragico epilogo.

Il fucile dal quale è partito il colpo fatale è stato posto sotto sequestro. L’unico elemento che gli inquirenti vogliono verificare è infatti sul tipo di cartuccia con cui era stato caricato quel fucile.

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