Finito l’incubo per due vittime di violenze domestiche: persecuzioni durante il lockdown

In entrambi i casi le difficoltà relazionali si sono acuite durante i mesi del lockdown, nel corso dei quali è avvenuta dapprima l'interruzione della convivenza ed in seguito sono arrivati comportamenti violenti e persecutori nei confronti delle due vittime.

violenze domestiche

Finito l’incubo per due vittime di violenze domestiche che hanno subito persecuzioni durante il lockdown. Due ordinanze di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, sono state eseguite dagli agenti del VII distretto San Giovanni di Roma, a carico di due soggetti ritenuti gravemente indiziati di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente e dell’ex coniuge.

In entrambi i casi le difficoltà relazionali si sono acuite durante i mesi del lockdown, nel corso dei quali è avvenuta dapprima l’interruzione della convivenza ed in seguito sono arrivati comportamenti violenti e persecutori nei confronti delle due vittime.

Finito l’incubo per due vittime di violenze domestiche: le operazioni della Polizia

Nel primo caso, già destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinamento alla ex convivente, si è recato presso la sua abitazione e con azioni violente ha reso necessario l’intervento di una volante.

La vittima aveva già presentato una denuncia, nella quale raccontava delle violenze subite sia al termine della relazione che dopo. A seguito delle indagini coordinate dalla procura di Roma è stato richiesto l’aggravamento della misura, ritenuto necessario per interrompere le condotte violente del giovane e per tutelare la vittima dai continui maltrattamenti.

Il giudice per le indagini preliminari ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare a seguito della quale il giovane è stato associato presso il carcere di Regina Coeli.

Analogamente un 45enne è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari in aggravamento della misura del divieto di avvicinamento alla ex moglie, con la quale conviveva in zona San Giovanni. Dopo aver violato la misura l’uomo ha perseguitato la donna sui social network e con continue email.

All’esito di una complessa indagine, coordinata, anche in questa circostanza, dalla Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma ha emesso una misura restrittiva a carico dell’uomo, sottoponendolo, così, agli arresti domiciliari.

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