Alitalia, oggi l’ultimo volo. Licia Colò: “Mi si spezza il cuore” (VIDEO)

Atterrerà stanotte a Fiumicino l’ultimo volo Alitalia. Licia Colò esprime il rammarico di tanti italiani. La storia di un disastro economico

Sarà l’Az1586 l’ultima sigla Alitalia a comparire sugli schermi arrivi e partenze degli aeroporti di tutto il mondo. Ore 23,10, giovedì 14 ottobre 2021, scalo di Fiumicino: qui atterrerà, appunto, il Cagliari-Roma, l’ultimo volo Alitalia.

Atterrerà stanotte a Fiumicino l’ultimo volo Alitalia. Licia Colò esprime il rammarico di tanti italiani. La storia di un disastro economico

Sarà questo freddo codice alfanumerico a sigillare l’epilogo più triste di una storia lunga oltre 70 anni. Un ultimo atto senza lieto fine. Quando poco dopo alle 23.10 atterrerà a Fiumicino il volo Cagliari – Roma calerà il sipario sulla vecchia Alitalia che a mezzanotte passerà il testimone a Ita.

A rappresentare il momento doloroso di decine tantissimi italiani è Licia Colò. La conduttrice televisiva incarna con le sue trasmissioni la bellezza ed i valori turistici della Penisola, stimolando il viaggio e la conoscenza, ma anche la storia personale di migliaia di famiglie che vivono soprattutto sul litorale romano, a ridosso dell’aeroporto. “Mio papà – racconta infatti Licia Colò – era un pilota Alitalia e lo è rimasto fino all’ultimo istante della sua vita. Ha amato questa compagnia e l’ha fatta amare a tantissimi viaggiatori. L’Alitalia è stata per tanti anni un’eccellenza mondiale. Oggi il nostro paese non ha più una compagnia aerea che lo rappresenti. In un mondo globalizzato, oltre ad essere schiavi di tante materie prime che arrivano dall’estero, saremo schiavi di chi per noi deciderà dove potremo volare e dove no”.

E’ un grande dolore per me – conclude – che ho condiviso la vita con tanti equipaggi che mi hanno accompagnata nei miei viaggi attorno al mondo”.

Su facebook sono innumerevoli piloti, steward e hostess che, senza contratto rinnovato nella nuova compagnia Ita, hanno espresso quasi il loro cordoglio per la fine di un’epoca legata alla presenza di Alitalia nella loro vita e in quella di tanti residenti di Ostia, Casal Palocco, Fiumicino, Infernetto, Fregene.

La storia

Alitalia, come racconta il volume “Ciak si vola – La storia dell’aeroporto di Fiumicino e le sue storie di cinema”, viene fondata a Roma il 16 settembre 1946 con il nome di Alitalia-Aerolinee Italiane Internazionali e opera il primo volo il 5 maggio 1947 sulla rotta Torino-Roma-Catania. Due mesi dopo decolla il primo volo internazionale, da Roma a Oslo. A marzo 1948 viene inaugurato il primo volo intercontinentale: un volo di una durata complessiva di 36 ore, che collegava Milano a Buenos Aires con scali intermedi a Roma, Dakar, Natal, Rio de Janeiro e San Paolo. A cavallo tra il 1949 e il 1950, cresce la flotta, entrano in servizio le prime assistenti di volo della compagnia e vengono introdotti i pasti caldi a bordo dei velivoli.

Nel 1957 viene fusa anche con l’altra compagnia aerea di bandiera italiana, Linee Aeree Italiane, anch’essa di proprietà Iri, dando vita ad Alitalia-Linee Aree Italiane. Nel 1960, Alitalia diventa sponsor ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Nello stesso anno, vengono introdotti i primi aerei a reazione mentre l’anno successivo segna l’apertura dell’Aeroporto di Roma – Fiumicino, nel quale la compagnia posizionerà il suo hub principale. Un fatto, questo, che si è tradotto in decine di migliaia di posti di lavoro prodotti tra diretto e indotto economico in sessanta anni di rapporto tra litorale romano e scalo intercontinentale.

Dieci anni dopo la compagnia diventa la prima europea ad avere in flotta solo aerei a reazione e, con la consegna del primo Boeing 747-100 la compagnia adotta un nuovo logo, la classica ‘A’ tricolore che verrà riportata su tutte le code degli aerei in quanto parte della nuova livrea.

Quella di Alitalia è una storia che si intreccia, a doppio filo, con quella di un Paese, fino a diventarne, nel bene e nel male, anche un simbolo e paradigma. Insomma, una storia tutta italiana, che ha conosciuto anni d’oro e grandi fasti poi oscurati dall’ombra lunga degli ultimi 30 anni, segnati da un inesorabile declino, ascrivibile non solo a errori di strategie industriali e a congiunture avverse ma anche a responsabilità della politica che ha visto in Alitalia un terreno da lottizzare. Decenni segnati anche da vertenze endemiche e da conflitti sindacali, sfociati anche in clamorosi scioperi e proteste.

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