Ennesimo detenuto evade dal Pertini. Denuncia dei sindacati: “Approfittano della carenza di personale”

Evade dall'Ospedale Pertini, non è la prima volta: "I detenuti psichiatrici non possono essere un problema dell'amministrazione penitenziaria"

Roma: era stato trasportato per delle cure presso l’Ospedale Sandro Pertini. Ma una volta lì, il detenuto ha trovato il modo di sfuggire alla sorveglianza ed è evaso. L’uomo è stato catturato dopo poco dalla Polizia, ma intanto, i sindacati di Polizia Penitenziaria intervengono con un duro commento sull’ennesimo grave episodio di evasione durante un ricovero, legato alla situazione critica del personale di Polizia Penitenziaria: “E’ un campanello d’allarme su come è facile evadere dalla detenzione potendo approfittare soprattutto della carenza di personale di sorveglianza”.

Evade dall’Ospedale Pertini, non è la prima volta: “I detenuti psichiatrici non possono essere un problema dell’amministrazione penitenziaria”

Tentativo di evasione oggi, di un detenuto italiano di anni 24. Il giovane era stato trasportato all’Ospedale Sandro Pertini per essere ricoverato presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPCD). Ma una volta all’interno del reparto, che forse dovrebbe essere anche tra i più controllati di un nosocomio, è riuscito a scappare, eludendo le guardie di Polizia Penitenziaria che dovevano occuparsi di lui.

Il detenuto, è stato per fortuna, prontamente ripreso grazie all’intervento della Polizia di Stato, ma questo nuovo episodio, solo l’ultimo di una serie di evasioni accadute in passato proprio nelle stesse condizioni e nello stesso ospedale, preoccupa e stimola una forte riflessione da parte dei sindacati di polizia penitenziaria, sia sulla condizione di carenza di personale, che sulla problematica dei detenuti psichiatrici:

“In questi giorni, durante le varie visita sui luoghi di lavoro, – ha dichiarato Massimo Costantino Segretario Generale FNS CISL LAZIOabbiamo avuto modo di verificare che vi sono vari e tanti piantonamenti in carico a vari istituti romani e non solo per  detenuti ricoverati c/o il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPCD) e questo non può essere accettabile”.

“Occorre una volta per tutte risolvere la problematica dei detenuti psichiatriciha aggiunto Costantino -. Se questo permane, a farne le spese non è solo il personale di polizia penitenziaria, ma la stessa amministrazione penitenziaria, per un problema non proprio, ma delle Asl. I detenuti con problemi psichiatrici conclude – vanno curati in luoghi esterni idonei e non nel carcere”.

Non è di diverso avviso Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, che così ha commentato l’accaduto:

Il sistema escogitato per fuggire come abbiamo denunciato da tempo, concentrando l’attenzione proprio sull’ospedale Pertini, è quello di far ricorso ad una struttura ospedaliera esterna in modo da rendere più semplice la fuga con il personale di guardia che non riesce, per carenza di uomini e soprattutto di mezzi e strumenti, ad assicurare la vigilanza”.

“In questo caso specifico – continua Di Giacomoè il sistema di assistenza sanitario all’interno dei nostri penitenziari, fortemente inadeguato a dare risposte efficaci ad una popolazione carceraria che registra un incremento di patologie pregresse e che vede un numero elevato di tossicodipendenti, malati psichici, cronici, a fornire l’alibi perfetto per uscire dalle celle ed essere curati fuori”.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Leggi anche: Roma: torna a funzionare la stazione Castro Pretorio della Metro B

Roma: torna a funzionare la stazione Castro Pretorio della Metro B