La Cisl Polizia locale solleva il caso Colombo: “Siamo ai limiti del collasso”

I responsabili della Cisl Polizia locale chiedono drastiche soluzioni per mettere in sicurezza la via Cristoforo Colombo ed evitare il collasso

via Cristoforo Colombo

Una serie impressionante di incidenti, quasi tutti concentrati all’incrocio con via Pindaro, le continue code negli orari di punta e la ripresa del lavoro in presenza: lo stato della via Cristoforo Colombo è ormai un caso.

I responsabili della Cisl Polizia locale chiedono drastiche soluzioni per mettere in sicurezza la via Cristoforo Colombo ed evitare il collasso

A rilanciare il nodo infrastrutturale della via Cristoforo Colombo è la Cisl Polizia locale che ha chiesto un incontro al comandante del gruppo Roma X Mare, Stefano Donati. La drammatica sequenza di incidenti (ieri mattina l’ultimo con un centauro di 27 anni ricoverato in codice rosso) e l’imminente ripresa del lavoro in presenza dopo lo smartworking pandemico, rendono urgente l’individuazione di soluzioni anti-collasso da una parte e di maggior sicurezza dall’altra.

E’ con grande amarezza – sottolinea Raffaele Paciocca, RSU della Cisl FP – che constatiamo come il tasso di incidentalità della Cristoforo Colombo salga quotidianamente. Oltre che concause soggettive legate, in genere, alla velocità o alla distrazione, una causa oggettiva, in particolare, sembra essere prevalente: la necessità della intersezione tra flussi veicolari, attraverso incroci a raso, governati dagli impianti semaforici”.

Per il sindacalista è urgente mettere mano alla situazione.Oltre che auspicare un ripensamento strutturale ed architettonico della grande arteria che collega Roma con Ostia – dice Paciocca –  nelle more di una progettazione fatta con rotatorie, sottovia o cavalcavia, si dovrebbero potenziare le misure di accertamento tecnologico sul rispetto dei tempi del semaforo. È giusto il caso di ricordare che la legittima attivazione del servizio  sistema ‘fotored’ (con la certezza di eventuali responsabilità), della istallazione di dissuasori di arresto in prossimità della intersezione, funzionanti anche con il verde, nonché una adeguata e capillare videosorveglianza del crocevia, favorirebbero un incisivo effetto deterrente, ed un efficace obiettivo di prevenzione degli incidenti stradali ed abbattimento della spesa sanitaria”.

C’è poi il tema della circolazione che sulla Colombo, negli orari di punta, è vicina al collasso. E la ripresa del lavoro in presenza in tutti gli uffici è dietro l’angolo. “Non si taccia anche la imminente ripresa, completa ed in presenza, delle attività della Pubblica Ammnistrazione prevista il 15 ottobre – ricorda Paciocca – Si pensi che la Colombo collega quartieri vasti come città medie ed è una arteria crogiuolo di confluenza della vita di utenti, famiglie, lavoratori. Per evitare il prevedibile “caos” del rientro, è indispensabile porre in essere una “attività di pianificazione del traffico” come recentemente affermato dal Segretario Generale della Cisl fp Cosentino. Non va in questa direzione, di attenzione e pianificazione, il ripristino dei processi di fluidificazioni sulla Colombo a carico, unicamente, del solo Gruppo Decimo Mare. Non è una risposta che tiene in considerazione un approccio globale al tema del traffico, con valutazioni di flessibilità e precisione, come segnalato dalla Cisl fp. Chiederemo un incontro al Comandante Dott. Stefano Donati per chiarire le dinamiche di sistema che si intendono adottare per la erogazione del servizio di Polizia Stradale in una metropoli ai limiti del collasso”.

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