Se la sono portata con loro, convinti che potesse fornire con il suo latte il giusto nutrimento per affrontare la terribile esperienza della navigazione nel Mediterraneo. Nella notte appena trascorsa a Lampedusa sono sbarcati tredici migranti tunisini con una pecora al seguito.
Durante la notte tredici migranti tunisini sono stati intercettati su una barca: con loro avevano anche una pecora
La scoperta è stata fatta dalla Guardia Costiera che ha segnalato la presenza alla Polizia di Stato, incaricata delle procedure di identificazione e di ricovero nell’hotspot degli ospiti. Tredici tunisini, fra cui due donne e tre minori, sono stati intercettati su una barca a circa 20 miglia dalla costa di Lampedusa.
![A Lampedusa con i migranti sbarca pure una pecora (FOTO) 1 A Lampedusa con i migranti sbarca pure una pecora (FOTO) 1](https://canaledieci.it/wp-content/uploads/2021/10/PECORATER-2-1024x988.jpg)
Sull’imbarcazione, una vera carretta del mare a rischio di affondamento, c’era anche una pecora. La “carretta” è stata lasciata alla deriva e i 13 sono stati trasportati fino al molo Favarolo, dove sono sbarcati nella notte.
I migranti, stremati dalla traversata, non hanno saputo spiegare la presenza della pecora a bordo ma è evidente che per alcune popolazioni un animale d’allevamento è il massimo della ricchezza raggiungibile. Oltre al valore intrinseco dell’animale, poi, si ritiene che la sua presenza potesse garantire con il suo latte il nutrimento necessario in caso d’emergenza.
![A Lampedusa con i migranti sbarca pure una pecora (FOTO) 2 A Lampedusa con i migranti sbarca pure una pecora (FOTO) 2](https://canaledieci.it/wp-content/uploads/2021/10/PECORA-2-1024x1024.jpg)
Subito dopo lo sbarco i clandestini sono stati portati nell’hotspot dove, al momento, ci sono 180 ospiti. Ieri, la polizia era riuscita, su disposizione della Prefettura di Agrigento, a trasferire 634 migranti.
La pecora al momento è collocata in quarantena in un angolo dell’hotspot, all’interno di un piccolo recinto. Si attende l’arrivo del veterinario per accertare la possibile sussistenza di problemi igienico-sanitari e la eventuale sua collocazione in altra località.
I responsabili della struttura hanno avvertito il servizio veterinario dell’Asp di Palermo, un medico raggiungerà l’isola per visitare l’animale e rilasciare l’eventuale certificazione; quindi la pecora sarà data in affidamento.
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