Regione Lazio: l’attacco hacker ai sistemi informatici regionali, è stata una delle offensive criminali più gravi mai avvenute in Italia. All’indomani di quanto accaduto, nel corso della conferenza stampa del Presidente della Regione, lo stesso affermò che nessun dato sanitario era stato violato o rubato. Ma un gruppo di avvocati e medici legali stanno promuovendo una class action, non convinti dai toni tranquillizzanti di Zingaretti.
Un’azione legale da parte di un gruppo di avvocati e medici legali, contro la Regione Lazio “non in grado di garantire la sicurezza dei cittadini”: l’invito ad aderire alla class action
L’Avvocato Manuel Pirolli, spiega al microfono di Paolo Leone, il perché della volontà di intentare una causa contro la Regione Lazio:
“Il furto di dati sanitari da parte di hacker, nella notte tra il 30 luglio e il 15 agosto, ha provocato un danno tangibile di natura non patrimoniale. Questo è fortemente sostenuto dal fatto che per ulteriori quindici giorni la Regione Lazio, ha sospeso dei servizi informatici agli utenti, perchè non in grado di garantire la nostra sicurezza“.
“Ne è derivato un danno non patrimoniale – prosegue il legale – che dovrà essere quantificato. E’ per questo importante che quanti più possibile aderiscano a questa iniziativa. Per ora siamo una cinquantina di persone”.
“Da parte del Garante della Privacy c’era stato un ammonimento sulla sicurezza della Regione Lazio che è stato ignorato, ed ha portato a quello che è accaduto – conclude Pirolli – pertanto l’invito è ad aderire perché l’unione fa la forza in questi casi, e inoltre i costi di questa operazione sono irrisori, e verranno applicati solo a risarcimento avvenuto“.
Il Servizio di Paolo Leone
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