Gelo e caldo estremo: due facce della stessa medaglia

Quali sono le cause principali

Emergenza climatica non significa solo temperature estremamente alte, ma anche forte gelo. Gli eventi climatici estremi hanno un’origine comune con effetti di segno opposto: da una parte il forte caldo, dall’altra le future temperature glaciali. Capiamo quali sono le cause principali.

Emergenza climatica non significa solo temperature estremamente alte, ma anche forte gelo.

Ad agosto Siracusa ha registrato il nuovo record di caldo europeo (49,8°C), le ondate di calore hanno moltiplicato gli incendi nei paesi mediterranei e in Russia, mentre una bolla di caldo ha stazionato sulla costa del Pacifico del Nord America per giorni, sconvolgendo il clima di Canada e Stati Uniti.

Questi sono tutti eventi climatici estremi, che hanno un’origine comune con effetti di segno opposto: da una parte il forte caldo, dall’altra le future temperature glaciali.

L’avviso di temperature paurosamente basse arriva dallo studio di “Science”, che ha osservato come l’ondata di gelo eccezionale che a febbraio è arrivata fino al Texas e al confine tra Stati Uniti e Messico, abbia messo in ginocchio lo Stato e abbia fatto risaltare tutte le vulnerabilità della sua rete elettrica.

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Quali sono le cause principali di questo gelo eccezionale.

Le cause principali sono che il cambiamento climatico nell’Artico genera dei venti sopra il Polo Nord che aumentano di molto la loro oscillazione verso sud. Da questo potrebbe derivare il possibile aumento di eventi climatici estremi, negli Stati Uniti e in altre parti dell’emisfero boreale. È cioè proprio l’amplificazione artica (il riscaldamento globale tre volte maggiore rispetto al resto del pianeta, che colpisce le regioni polari) ad innescare questi crolli verticali delle temperature invernali molto più a sud.

Sebbene questo fenomeno sembra non essere una questione globale, è senza dubbio un altro tassello del disastroso puzzle climatico, che si aggiunge ai tanti altri più comuni problemi.

Se lo si quantifica in termini più pratici basti pensare che le gelate tardive, non solo nell’emisfero boreale, possono influenzare la produzione agricola, indebolendo il raccolto e predisponendolo agli attacchi di agenti secondari.

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Siccità in estate e gelate in inverno possono solamente portare a un peggioramento della qualità di vita della biosfera terrestre, con danni che se non arginati in tempo saranno irreversibili.

 

Alessia Pasotto, dottoressa in Economia dell’Ambiente e dello Sviluppo.

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