Trasforma la sua stanza d’albergo in un centro dello spaccio. Arrestato

Fermati anche uno stalker e un condannato per furto

albergo spaccio fiumicino

Fiumicino: la Polizia ha smascherato uno spacciatore che usava come base per lo spaccio una stanza d’albergo. Gli agenti hanno fermato anche uno stalker e un condannato per furto.

Un arresto per spaccio, una misura cautelare di arresti domiciliari per uno stalker già colpito da divieto di avvicinamento alla vittima e una sottoposizione alla detenzione domiciliare, per un furto con sentenza divenuta irrevocabile. È il bilancio dell’attività svolta nelle giornate di ieri e oggi, mercoledì e giovedì 2 settembre, dagli agenti del commissariato di Fiumicino, diretto da Catello Somma.

I poliziotti hanno arrestato un 46enne che aveva trasformato una stanza d’albergo in base di spaccio.

Gli investigatori erano già sulle tracce di un 46enne e hanno organizzato un servizio di appostamento nei pressi della struttura ricettiva.

Dopo alcuni riscontri i poliziotti, che già conoscevano il sospettato, hanno bussato alla porta della sua camera d’albergo. L’uomo ha tentato di “limitare” il controllo fornendo indicazioni fuorvianti sulla sua dipendenza dalle droghe leggere ma gli agenti, durante la perquisizione, hanno trovato più di 100 grammi di cocaina, un’attrezzatura artigianale verosimilmente destinata a trasformare la cocaina in crack, alcune bilance di precisione, altro materiale per il confezionamento delle singole dosi ed alcuni grammi di hashish.

Il 46enne è stato arrestato e posto a disposizione della Magistratura.

È finito invece ai domiciliari uno stalker 40enne.

Dopo la denuncia della vittima e le indagini degli uomini del commissariato, nel luglio scorso, il GIP del Tribunale di Civitavecchia aveva imposto all’uomo il divieto di avvicinarsi o comunicare in alcun modo con la donna. Il 40enne ha invece disatteso tutte le prescrizioni e per lui lo stesso GIP ha disposto l’aggravamento della pena. Sono stati i poliziotti di Fiumicino a notificargli l’ordinanza e ad accompagnarlo presso la sua abitazione.

Una vecchia condanna a sei mesi per furto aggravato, divenuta ormai irrevocabile, ha portato in detenzione domiciliare un 64enne.

Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha ratificato all’uomo il provvedimento che è stato poi notificato ed eseguito dagli agenti del commissariato di via Portuense.

 

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