Controlli di Carabinieri e Polizia di Stato negli esercizi commerciali tra Roma e Civitavecchia. Chiuse tre attività per droga e somministrazione di bevande alcoliche a minori. A Civitavecchia una ragazza di 16 anni è finita in ospedale per abuso di sostanze alcoliche consumate all’interno di un locale.
Carabinieri chiudono tre attività: locale a Civitavecchia somministrava alcolici ai minori senza controllare i documenti
Vodka e tequila, le erano stati serviti senza il necessario controllo dei documenti. Così al termine di una serata con gli amici, una sedicenne perde i sensi e si ritrova in Ospedale.
E’ accaduto il 9 agosto scorso a Civitavecchia, quando alcuni ragazzi, quasi tutti minorenni, si erano dati appuntamento all’interno del locale.
Qui avevano consumato vodka e tequila senza che l’addetto alla somministrazione chiedesse loro i documenti per accertare la loro identità.
La serata stava proseguendo a bere, ma ad un certo punto la ragazza è caduta a terra, priva di sensi, ed è stato allora che è stato richiesto urgentemente l’intervento di personale del 118 e il suo successivo trasporto in ospedale.
Le sostanze alcoliche che le hanno provocato il malore erano state tutte consumate all’interno di un esercizio commerciale, che non aveva chiesto a nessuno del gruppetto di giovani il documento d’identità per la verifica della maggiore età.
Al gestore del locale in relazione al grave episodio, è stato quindi notificato il provvedimento di chiusura. Procedimento emesso dal Questore di Roma, istruito dalla Divisione Amministrativa e Sociale, che lo costringerà all’interruzione dell’attività per 10 giorni, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S.
L’atto è stato notificato ieri dagli agenti del commissariato di Civitavecchia, che erano stati i primi ad intervenire e soccorrere la ragazza, appena verificatosi l’episodio.
A seguito di altri controlli specifici, volti a monitorare e a contrastare il fenomeno della movida, reprimendo le attività illecite e sanzionando la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche a minori, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, hanno proceduto al controllo di diversi locali anche nella Capitale.
In particolare, a Monteverde gli agenti del XII Distretto, nel corso dei consueti accertamenti negli esercizi commerciali della zona, hanno notato per ben 5 volte e a distanza di tempo ravvicinato la presenza di un numero cospicuo di persone dinanzi ad un bar.
A seguito della loro identificazione, i poliziotti hanno scoperto che dei 25 avventori presenti, ben 17 erano gravati da precedenti di polizia in materia di stupefacenti.
A seguito dei dati raccolti e istruiti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, il Questore di Roma ha emesso un provvedimento ai sensi dell’art 100 del T.U.L.P.S. con il quale ha disposto la sospensione della licenza, per 5 giorni.
Nel quartiere della Magliana infine, considerato ad elevato indice di criminalità in particolare per lo spaccio di droga, i Carabinieri della Stazione di Roma Villa Bonelli hanno accertato, che un minimarket di zona, era diventato un centro d’incontro di persone gravate da numerosi precedenti.
Con la complicità del gestore, all’interno del locale molti di questi avventori gestivano un traffico di droga e gli acquirenti potevano consumare le loro dosi all’interno del bagno dell’esercizio commerciale.
I Carabinieri, avevano già controllato per 10 volte il minimarket, e delle complessive 68 persone trovate all’interno nel corso delle verifiche, 46 avevano precedenti, tra cui alcune trovate in possesso di droga.
E’ stato per questo che i militari della Stazione Roma Villa Bonelli, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., hanno infine proposto e ottenuto dal Questore di Roma la sospensione della licenza per 5 giorni.
Il dispositivo con la conseguente chiusura del minimarket, è stato notificato dagli stessi Carabinieri della Stazione di Roma Villa Bonelli.
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