Gli inquilini di Via Antonio Forni, ad Ostia Ponente, sono costretti a vivere in condizioni proibitive dopo l’incendio che ha devastato la loro palazzina venerdì notte.
Dopo l’incendio scoppiato venerdì notte al civico 39 di via Antonio Forni, ad Ostia Ponente, gli inquilini dello stabile, gravemente danneggiato, sono sul piede di guerra. Esasperati e abbandonati da tutti, i residenti annunciano azioni eclatanti per farsi ascoltare dalle istituzioni.
“Stavamo dormendo – racconta un’inquilina della palazzina danneggiata dall’incendio – era l’una e mezza di notte e il cane mi è venuto con le zampe sopra come se mi volesse dire ‘svegliati che c’è fumo’… sentiva rumore. Ho svegliato subito mia figlia, ho chiamato i pompieri e ho cominciato a urlare nella chiostrina svegliatevi che va a fuoco tutto. Abbiamo citofonato a tutti e siamo scappati per le scale“.
“Gli abitanti – aggiunge un’altra inquilina – non potevano dormire per strada e quindi sono entrati e hanno fatto un lavoro immane con varechina, lisoform. Poi hanno pulito le scale riportandole in condizioni discrete in modo da poterle percorrere. Però certo l’odore fortissimo di bruciato impregna tutto il palazzo ovviamente“.
“Noi siamo più che ‘arrabbiati’, perché ci siamo sentiti abbandonati. Se entro una settimana non rimettono a posto l’ascensore, non ripristinano il tetto e non sanificano gli ambienti, andremo ad occupare il Municipio. – annuncia una residente – Siamo proprio stanchi, non siamo cittadini di serie B“.
“Dicono che venerdì fanno il consiglio – dichiara una giovane inquilina – Noi è più di una settimana che stiamo così e non mi sembra normale. Noi stavamo pulendo gli escrementi di piccione mentre scendeva con l’acqua, noi li abbiamo respirati, ce li avevamo addosso dentro casa. Ci sono bambini, anziani, mia madre soffre di cuore… se succede qualcosa che faccio? Al quarto piano vanno comunque a dormire per disperazione perché un alloggio non gliel’hanno dato. Dormono col rischio che gli casca il soffitto in testa. Cosa dobbiamo fare? A chi ci dobbiamo rivolgere per risolvere questa situazione?”
Servizio di Adil Mauro
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