Incontro spettacolare al largo di Ostia, dove i volontari dell'associazione Sottoalmare hanno avvistato un pesce luna
Incontro spettacolare al largo di Ostia, dove i volontari dell’associazione Sottoalmare hanno avvistato un pesce luna (Mola mola). L’avvistamento, durante un’uscita di ecoturismo, rientra nell’ambito del progetto #catturatinFOTo, portato avanti in collaborazione proprio dall‘Aps Sottoalmare e l’Ente Regionale RomaNatura.
“E’ stato un avvistamento molto particolare – spiega l’associazione di promozione sociale Sottoalmare – ci siamo accorti della presenza dell’animale in quanto abbiamo notato il comportamento anomalo di un gabbiano che ci è apparso particolarmente impegnato nei pressi di un qualcosa di bianco che affiorava sull’acqua, presto la sorpresa di scoprire che si trattava di un esemplare di Mola mola”.
“Non appena, lentamente, ci siamo avvicinati ci siamo accorti che l’animale aveva qualcosa intorno alla pinna dorsale, abbiamo subito pensato ad una lenza quindi siamo entrati in acqua per tentare di liberare l’animale risultando molto tranquillo e per nulla infastidito dalla nostra presenza”.
“Una volta raggiunto l’animale ci siamo accorti che quella che credevamo una lenza, in realtà, erano parassiti: pennelle”.
“Parte dell’adulto di questo parassita vive infissa nelle carni dell’ospite mentre una parte sporge all’esterno, provocando reazioni infiammatorie ben visibili sotto forma di rilievi nodulari sul corpo dell’animale. I copepodi parassiti del genere Pennella Spp., il cui ciclo vitale è ancora poco noto, sono facilmente visibili oltre che su alcune specie di pesci come il tonno, la lampuga, il pesce luna, il pesce spada e la ricciola, molto spesso si possono trovare anche sui cetacei”, conclude l’associazione.
“Restano ancora da chiarire molti aspetti riguardo le infestazioni, il ciclo biologico e gli aspetti epidemiologici di parassiti del genere Pennella nei pesci marini – ha affermato la presidente dell’associazione Sottoalmare Lisa Stanzani che spiega – la presenza di questi parassiti rappresenta sicuramente un problema, oltre che per la salute di questi pesci, anche per il danno economico che consegue all’infestazione, sebbene in questo caso si tratti di una specie non commerciale”.
“Non saprei dire di preciso quanto fossimo lontani da riva, non molto – aggiunge Filippo Fratini dell’associazione Sottoalmare – Stavamo tornando a terra, verso il canale dei Pescatori. Il pesce luna vive in tutti i mari. Da noi non è molto frequente, mentre l’incontro è più comune in mar Ligure”.
“Probabilmente con l’aumento di meduse, sifonofori e ctenofori che sono il suo cibo preferito stanno aumentando anche questi pesci. Per quanto riguarda i parassiti il suo corpo rappresenta un vero e proprio ecosistema. Di solito convive con i parassiti e nel caso del nostro incontro il pesce si stava tranquillamente facendo ripulire da un gabbiano. Per questo si è esposto in superficie riflettendo la luce del sole”, ha concluso Fratini.
Conclude Miriam Paraboschi, consigliere dell’APS sotto al mare: “I pesci luna, pesci ossei che generalmente vivono e si nutrono in profondità risalgono in superficie per riequilibrare la loro temperatura corporea”.
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