Ostia: sei mesi per una Carta d’identità. Ma il Green Pass arriva in automatico

Carta d'Identità Elettronica: almeno sei mesi per ottenerla nel X Municipio di Roma. Per il Green pass in confronto, basta una dose di vaccino

anagrafe

Ostia: all’ufficio anagrafe del X Municipio, ci vogliono sei mesi per riuscire ad ottenere la carta d’identità elettronica. A denunciarlo sui social gli utenti, spesso costretti a recarsi in altri municipi della Capitale per ottenere il documento d’identità in tempi più ragionevoli. Alle esternazioni sempre più frequenti per questi disservizio, si aggiungono di recente le riflessioni sul paradosso, che in tempo di covid vede più semplice l’ottenere il Green pass del documento di identità.

Carta d’Identità Elettronica: almeno sei mesi per ottenerla nel X Municipio di Roma. Per il Green pass in confronto, basta una dose di vaccino

Una questione che solleviamo, a seguito delle numerose segnalazioni di ritardi e difficoltà incontrate dai cittadini, in questo caso del X Municipio di Roma Capitale, nell’ottenimento di un documento che è essenziale avere fin da piccoli, grazie al quale ciascun cittadino può dimostrare la proprio identità, e circolare liberamente all’interno dello stato italiano e dei paesi membri dell’Unione europea. Ed è per questo tenuto a recarlo sempre con sé.

Eppure, il sistema di prenotazione “Agenda CIE” introdotto il 1° luglio 2018, sostituito da una nuova piattaforma l’anno successivo, e predisposta dal Ministero dell’Interno per tutti i Comuni, era nato proprio allo scopo di semplificare sia il processo di prenotazione dell’appuntamento per la richiesta di rilascio della CIE presso lo sportello municipale, che l’ottenimento della stessa in tempi brevi. Ma qualcosa nel meccanismo si inceppa, e invece di trasformare la procedura in qualcosa di automatico e semplice, si atrofizza.

L’assurdo, è che oggi in tempo di Covid, sembra sia divenuto più semplice e automatico ricevere il documento di circolazione della salute: il Green pass, che è un semplice lasciapassare, utile solo ad accedere nei luoghi pubblici, e che può dirsi veramente rassicurante solo se rilasciato a chi ha completato di fatto l’intero ciclo vaccinale.

Mente per ottenere un documento d’identità, che si antepone per ovvi motivi di importanza, ad un via libera covid, non si procede con la stessa accurata attenzione al singolo individuo, per altro limitato nelle sue possibilità di spostamento in Europa.

Ad esprimere queste perplessità, che raccogliamo nel dovere di esprimere principalmente la denuncia di un disservizio e in seguito anche la riflessione che ne deriva, rapportata alle nuove “identità della salute”, è una utente, che interrogando il sistema sulle data segnalata dal proprio Municipio (il X) per ricevere la Carta d’Identità Elettronica, si è trovata di fronte all’evidenza di dover aspettare quasi Natale (nella foto).

Ostia: sei mesi per una Carta d'identità. Ma il Green Pass arriva in automatico 1

Intanto un passaparola tra gli utenti, che non vogliono attendere così tanto per ottenere il documento anche utile per viaggiare in Europa, suggerisce di recarsi in altri municipi di Roma per ricevere un servizio più veloce, non oltre il mese di attesa ad esempio è previsto nell’XI Municipio.

“Il nostro – afferma la cittadinaè tra i municipi di Roma Capitale con il maggior numero di dipendenti (quasi 1.000), eppure non si riesce ad avere una carta elettronica prima di 6 mesi. Mentre il Green Pass invece, che non ha nessun valore di controllo dell’epidemia, lo si ottiene anche dopo la prima dose di vaccino”.

“Quello che sorprendeaggiunge – è che il desiderio di semplificazione e digitalizzazione delle procedure, del Governo che va benissimo, si debba arrestare di fronte ad un problema che è evidentemente locale, se non in tutti i Municipi di Roma, c’è questo problema di ritardo e di lavoro accumulato per mesi”.

“Se il problema fosse legato alla carenza di organico, quando spesso per altro gli impiegati lavorano in più di un ufficio – proseguecredo la cosa debba essere risolta con una migliore gestione del personale. Per altro, il personale presente, è altamente qualificato proprio all’anagrafe, ma in evidenti condizioni di difficoltà da super lavoro”.

“Intanto – conclude la cittadinanell’attesa del documento vero e proprio, giriamo con questo foglio che va bene solo per dimostrare chi sei e che si è in attesa di ricevere la Carta d’Identità, ma purtroppo non va bene se si desidera viaggiare. Non un problema da poco per chi vuole partire, pensiamo anche a chi non solo per svago, desidera andare a trovare i parenti dopo tutto questo periodo di fermo obbligato dal Covid”.

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