Ecoambiente, la società che gestisce l’impianto, ha fatto sapere che non sono mai arrivate le fideiussioni necessarie per la riapertura del sito.
Raggi aveva firmato il 15 luglio l’ordinanza per la riapertura della discarica di Albano
La lettera inviata alla Città Metropolitana di Roma Capitale, al Ministero della Transizione Ecologica, al prefetto di Roma e alla Regione Lazio rappresenta una vera e propria doccia fredda per la prima cittadina della Capitale.
Si fa sempre più concreto il rischio che salti l’apertura della discarica di Albano scelta per accogliere una parte dei rifiuti di Roma.
Una certezza, stando almeno alle durissime dichiarazioni del sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
“La discarica di Albano non riaprirà. Almeno non lunedì come aveva previsto l’ordinanza della sindaca Virginia Raggi. Il motivo è semplice: non ci sono le coperture assicurative previste per legge“.
“Prepotente e incompetente. Questo è Virginia Raggi. Non solo ha agito d’arbitrio e in solitaria, senza consultare i sindaci, rifiutandosi di incontrarli, ridefinendo le zone bianche a sua totale discrezione, costringendo al rinvio il Consiglio della Città Metropolitana. Non solo tutto questo. Raggi non sa neanche che per fare un’operazione come quella che lei intende fare su Albano (e poi su altri comuni, ricordiamocelo) serve anche una copertura assicurativa. Non lo sa o non lo vuole sapere“, accusa Montino.
“Forse, in realtà, non vuole neanche risolvere davvero il problema dei rifiuti che a tonnellate invadono la Capitale d’Italia. Preferisce, invece, scaricare su altri il peso della sua enorme responsabilità e della sua incapacità“, conclude il primo cittadino di Fiumicino.
Dalla Città Metropolitana di Roma fanno tuttavia sapere che non “c’è nessun problema in merito alla riapertura di Albano“, liquidano il tutto come “questioni tecniche” che verranno risolte quanto prima e sottolineano che l’ordinanza di Raggi “è pienamente valida ed efficace“.
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