Strage di Via d’Amelio: ad Ardea una piazza intitolata a Borsellino e Falcone

L'evento si è trasformato però in un'occasione mancata. Polemica sull'assenza di un ex carabiniere, allora in servizio all’Antimafia di Palermo, oggi residente a Tor San Lorenzo

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Oggi, 19 luglio, ricorre il 29esimo anniversario della strage di Via D’Amelio nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Ardea li ricorda con l’intitolazione di una piazza a Tor San Lorenzo. L’evento si è trasformato però in un’occasione mancata. Ecco perché.

Strage di Via d’Amelio: a Tor San Lorenzo una piazza intitolata ai giudici Borsellino e Falcone

Si è svolta ieri mattina, 18 luglio, a Tor San Lorenzo, la cerimonia di intitolazione di Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (già Largo Nuova California).

All’evento hanno partecipato, oltre a numerosi consiglieri di maggioranza e minoranza, anche rappresentanti delle autorità, delle associazioni locali e numerosi cittadini.

«Il loro grande impegno nella lotta alle mafie deve essere da monito perpetuo per la società, che sull’esempio di questi due eroi civili deve sempre tendere a raggiungere la legalità – ha commentato il sindaco Mario Savarese – una legalità che, anche attraverso gesti come questa nuova intitolazione, l’amministrazione comunale intende perseguire proprio prendendo come luce guida quella degli insegnamenti lasciati da Falcone e Borsellino, tendendo a migliorare giorno dopo giorno il territorio e la società di Ardea.»

“Ho vissuto quei momenti”. Ma il Comune non lo invita all’intitolazione della piazza. Polemica sull’assenza di un ex carabiniere, allora in servizio all’antimafia di Palermo, oggi residente a Tor San Lorenzo

L’iniziativa ha lasciato l’amaro in bocca a Walter Giustini, ex Comandante della Stazione dei Carabinieri di Marina di Tor San Lorenzo e all’epoca Brigadiere dei Carabinieri in servizio all’Antimafia di Palermo.

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Giustini in Via D’Amelio durante l’estrema unzione a Paolo Borsellino

Giustini ha conosciuto da vicino Falcone e Borsellino, collaborando con loro in Sicilia ed è stato proprio lui a richiedere per anni l’intitolazione di una piazza ai due giudici ma ieri non è stato invitato a partecipare all’evento.

«Dal 2016 chiedo di intitolare una piazza o una via a Falcone e Borsellino e finalmente dopo anni ci siamo riusciti. È assurdo che il Sindaco abbia deciso di non invitarmi e di non far sentire alle persone quello che io avevo visto – commenta Giustini – è un argomento di cultura raccontare alle persone, io sono stato un testimone oculare, avrei avuto tanto da dire. Sono deluso dell’atteggiamento adottato dal Sindaco nei miei confronti. Savarese ha perso un’occasione importante per dare voce alla memoria vivente di chi ha vissuto quei tragici momenti.»

 

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