La Asl Roma 3: “Infondate le voci di chiusura del Nucleo cure primarie di Casal Bernocchi”

La Direzione Generale della Asl Roma 3 smentisce le voci di chiusura notturna del Nucleo di cure primarie. La struttura costa circa 30mila euro al mese per un numero ridotto di prestazioni

Nucleo cure primarie e poliambulatorio Bernocchi

Il Nucleo di Cure Primarie di Casal Bernocchi continuerà a funzionare anche di notte. La Direzione generale della Asl Roma 3 smentisce così le voci diffuse da diversi candidati alle prossime amministrative municipali di Ostia.

La Direzione Generale della Asl Roma 3 smentisce le voci di chiusura notturna del Nucleo di cure primarie. La struttura costa circa 30mila euro al mese per un numero ridotto di prestazioni

Com’è noto il Nucleo di Cure Primarie funge da pronto soccorso per le patologie minori e nei giorni scorsi alcuni esponenti politici del litorale romano, in particolare del Pd e di Fratelli d’Italia, avevano diffuso la voce che la struttura di via di Casal Bernocchi durante la notte sarebbe rimasta sguarnita di medici e infermieri. Ciò, secondo il ragionamento di chi ha lanciato l’allarme, sarebbe equivalso alla chiusura notturna del presidio.

E’ una note della Direzione Generale a fare chiarezza. “La Asl Roma 3 smentisce la chiusura del punto di primo soccorso di Casal Bernocchi” si spiega dalla palazzina direzionale che fiancheggia proprio l’ambulatorio che ospita il presidio sanitario.

La direzione generale della Asl Roma 3 – prosegue la nota – smentisce la notizia, apparsa nei giorni scorsi su alcuni quotidiani, riguardo la chiusura notturna del punto NCP di primo soccorso di Casal Bernocchi. Tali Nuclei di Cure Primarie anzi saranno potenziati, mettendoli in rete con il Pronto Soccorso per i teleconsulti al fine di rendere più appropriati gli accessi delle persone e garantire a tutti la giusta ed efficace assistenza“.

Vero è che quella struttura in relazione al numero di accessi notturni che registra (non più di una cinquantina al mese) ha un costo mensile di oltre 30mila euro perchè occupa cinque medici, cinque infermieri e un turno di 12 ore di tecnico radiologo. Il trasferimento di stessi medici e infermieri al Pronto soccorso del Grassi consentirebbe di ridurre notevolmente i tempi d’attesa per i pazienti con la certezza di poter disporre nella stessa sede di specialisti in caso di patologie più complesse. 

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