Ostia, viaggio nella movida notturna: la musica si alza e la mascherina si abbassa (VIDEO)

Il bilancio complessivo: rispetto delle regole sì, ma con ancora molte eccezioni.

Ostia, il mare della capitale. Di giorno, meta preferita dai romani per la tintarella estiva, le passeggiate sul lungomare e i pranzi domenicali rigorosamente a base di pesce. Al calare del sole, quando gli ombrelloni si chiudono e le saracinesche dei negozi si abbassano, un mondo a parte: la città cambia vestito per accogliere la cosiddetta movida notturna. Un fenomeno che in questo periodo di pandemia si è trasformato guadagnandosi l’appellativo di “mala movida”, per gli episodi di violenza, vandalismo e mancato rispetto delle normative anti-Covid, che hanno portato il litorale spesso al centro delle cronache locali e non solo.

Il nostro viaggio nella Ostia di notte inizia dalle vie del centro. Ci hanno parlato di assembramenti, risse e schiamazzi notturni. Siamo andati a vedere con i nostri occhi cosa accade realmente.

Notiamo subito con piacere come i tavolini dei locali siano tornati ad essere pieni, dopo il difficile periodo di chiusure e restrizioni in concomitanza del boom di contagi.

Il quadrante intorno a piazza Tor San Michele nelle scorse settimane è spesso stato teatro di scontri tra baby gang ed episodi di vandalismo, ma con l’incremento dei controlli la situazione sembra essere migliorata e ce lo confermano anche i commercianti.

Dal momento in cui abbiamo fatto la denuncia alla Polizia di Stato la situazione è sotto controllo. – ha dichicarato Valeria Strappini, presidente Ascom del Decimo MunicipioSiamo ancora in attesa di risolvere la situazione del noleggio dei monopattini notturni perché ancora ci sono dei ragazzi che vanno in giro e sono molto pericolosi per se stessi e per gli altri”. – ha concluso Strappini.

In piazza Anco Marzio a parte qualche passeggiata di coppie e famigliole la situazione sembra sotto controllo.

Ci spostiamo sul Pontile, il luogo simbolo di Ostia, e qualche assembramento si comincia ad intravedere, ma c’è anche spazio per un balletto improvvisato tra una nonna e una nipote, che dopo mesi di grandi sacrifici è emblematico di un comprensibile allentamento della tensione e non può che strappare un sorriso. 

Dal centro ci siamo poi spostati verso Ostia Ponente e la situazione è decisamente diversa. L’età media si abbassa vertiginosamente e si iniziano a vedere capannelli di ragazzi in coda per entrare negli stabilimenti. Nonostante le raccomandazioni degli addetti alla sicurezza, le mascherine qui sono un optional. La scusa più sentita… “siamo all’aperto”.

Nel nostro tour nella movida di Ostia abbiamo incontrato molte auto delle forze dell’ordine, d’altronde l’incremento dei contagi per la variante Delta preoccupa e l’allerta deve rimanere massima.

Ad Ostia Levante, verso la Rotonda della Colombo la situazione cambia ancora: la musica si alza e le mascherine si abbassano. La voglia di divertimento, mista all’incoscienza e al desiderio di trasgredire sono palpabili nei volti e nelle movenze dei ragazzi, spesso giovanissimi e quindi nella maggior parte dei casi non vaccinati.

Abbiamo provato ad entrare in un locale, ma per dovere di cronaca siamo stati fermati dalla sicurezza perché troppo pieno.

A dieci minuti dalle due, decidiamo di provare ad entrare in un altro locale, dove ci hanno informato che a breve avrebbe chiuso.

Arrivati al bancone abbiamo chiesto fino a che ora saremmo potuti rimanere e ci è stato risposto 2.30 “abbondanti”.

Usciti dal locale abbiamo fatto due chiacchiere con alcuni ragazzi, che ci hanno raccontato la loro serata. “All’interno dei locali non esiste il Covid – ci hanno raccontato – ovunque stanno senza mascherina”. 

Giunti al termine della serata – alle ore 3.00 – i locali si sono svuotati e i ragazzi si sono avviati verso casa. Il bilancio complessivo: rispetto delle regole sì, ma con ancora molte eccezioni.

Servizio di Francesco Ferraro

(Il servizio integrale andrà in onda in uno speciale su Canale 10) 

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