Il Segretariato generale della presidenza della Repubblica ha disposto un’asta pubblica per gli ungulati che popolano la riserva naturale statale.
Il numero medio delle ultime sei stagioni è stato di 852 capi
Il dato impressionante, contenuto nell’avviso pubblico, spiega la motivazione principale dietro questa scelta.
La vendita rientra infatti nell’ambito delle operazioni di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale.
Questa decisione avrà quindi un impatto sul numero di cinghiali che, negli ultimi anni, hanno scorrazzato con sempre maggiore frequenza all’interno delle aree urbanizzate che confinano con la Tenuta.
Il numero dei cinghiali messi all’asta sarà ovviamente legato alle catture che inizieranno il 1 agosto. Gli animali verranno venduti vivi.
La base d’asta, suddivisa per età, è di 8 euro per i piccoli nati quest’anno e già svezzati.
Si partirà invece da 60 euro per quelli nati durante lo scorso anno e 110 euro per gli adulti, sia maschi che femmine.
All’asta potranno partecipare solo gli operatori economici iscritti nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica suina come “Allevamento.
Un altro requisito sarà il possesso di uno o più mezzi idonei al trasporto di cinghiali, con una capienza complessiva minima di 20 capi.
Le offerte andranno presentate entro le ore 11 dell’8 luglio 2021.
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