Litorale Sud

Ardea, al via le demolizioni a Le Salzare (VIDEO)

Il sindaco Mario Savarese alla guida stamattina delle operazioni per la demolizione della palazzina D del Lido delle Salzare

Con in testa il sindaco Mario Savarese e un nutrito contingente delle forze dell’ordine, si è dato il via questa mattina alla demolizione della palazzina D del complesso immobiliare abusivo “Lido delle Salzare”.

Il sindaco Mario Savarese alla guida stamattina delle operazioni per la demolizione della palazzina D del Lido delle Salzare

Carabinieri, polizia, Polizia locale del Comune di Ardea, Protezione civile e ambulanze si sono presentati in gran numero questa mattina alle 8,00 davanti alla Palazzina D. All’interno non sono stati trovati occupanti, avvertiti evidentemente dell’imminente blitz per evitare eventuali disordini e tafferugli.

Finisce così una lunga storia di occupazioni abusive (leggi qui), degrado e danneggiamenti e persino incendi (leggi qui). Un bubbone marcio che contaminava l’area della cittadina costiera.

L’abbattimento è stato definito a gennaio scorso dopo svariate ordinanze di demolizione e dopo lo stanziamento di 220mila euro attraverso una determina dirigenziale (leggi qui) nella quale si specifica che “L’intero complesso è stato edificato in zona sottoposta a vincolo archeologico – si legge nella relazione – Considerato l’annullamento del titolo abilitativo e la successiva ordinanza di demolizione, stante l’inerzia del costruttore, l’Ente a provveduto a demolire 3 edifici (A-B-C-) dell’originario complesso”.

La comunicazione del Comune di Ardea

Gli appartamenti della palazzina D sono stati preventivamente sgombrati e i suoi occupanti sono stati mandati altrove, così come quelli della adiacente palazzina E.
L’ordinanza di sgombero e demolizione, firmata nella notte di ieri 3 giugno dal Sindaco Mario Savarese, è stata resa immediatamente eseguibile. E’ stato un lungo percorso che questa mattina è terminata con le operazioni di demolizione.
«Ancora soldi buttati al vento – ha commentato il sindaco di Ardea – per riparare i danni dell’abusivismo. Un quarto di milione di euro per un comune già pieno di debiti al punto di dover dichiarare il dissesto, buttati letteralmente nella spazzatura per demolire quest’orrendo monumento all’illegalità».
«Mi addolora pensare che anche questi costi ricadono alla fine sulla collettività, e sottraggono risorse a servizi che non potremo rendere. Spendiamo soldi dei cittadini onesti che abitano case a norma e pagano le tasse. Ma non potevamo più attendere oltre; i costi delle bonifiche a cui ci costringevano gli occupanti di questa palazzina, accumulando e incendiando rifiuti di ogni genere, erano diventati superiori ai costi di demolizione. Il mio più grande rammarico è che nessuno dei responsabili di quest’orrore pagherà un solo euro per il danno arrecato».
«Oggi – ha concluso il sindaco – cancelliamo con le ruspe per sempre un indecoroso monumento all’inciviltà e ricominciamo: abbiamo previsto il restauro delle tre palazzine salvate dalla demolizione e la riqualificazione urbana dell’intera area. Spero che almeno in questo intento si possa tangibilmente concretizzare l’aiuto che abbiamo chiesto allo stato».
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