Le Salzare: oltre 200mila euro per la demolizione della palazzina D

Il Comune di Ardea ha approvato i lavori di demolizione della palazzina “D” del Complesso Immobiliare Lido Delle Salzare.

Le Salzare

Il Comune di Ardea ha approvato i lavori di demolizione della palazzina “D” del Complesso Immobiliare Lido Delle Salzare. Si tratta dell’edificio più degradato del comprensorio Negli anni si sono susseguite proteste e denunce per le condizioni de “il Serpentone” di Ardea. In particolare quella palazzina per anni è stata centro di occupazioni abusive, abbandono di rifiuti e bivacco per sbandati.

Nella determina dirigenziale viene specificato che i costi dei lavori ammonteranno a 220mila euro circa.

Le Salzare: la relazione sulla demolizione della palazzina D

“L’intero complesso è stato edificato in zona sottoposta a vincolo archeologico – si legge nella relazione – Considerato l’annullamento del titolo abilitativo e la successiva ordinanza di demolizione, stante l’inerzia del costruttore, l’Ente a provveduto a demolire 3 edifici (A-B-C-) dell’originario complesso”.

“Con l’intervento in progetto si procederà alla demolizione dell’ulteriore edificio, precedentemente reso inabitabile con interventi di rimozione degli impianti sanitari (WC) e la rimozione dei serramenti, nonostante ciò l’immobile è stato occupato da persone senza fissa dimora e l’area circostante è interessata da fenomeni di abbandono rifiuti”.

“Il mantenimento dell’edificio D delle Salzare, oltre a contrastare con la normativa urbanistica e paesaggistica, crea un luogo di degrado sociale e ambientale, quindi, è necessario procedere alla demolizione. Trattandosi di un abuso edilizio, per il quale il costruttore non ha ottemperato alla rimozione, si procederà a eseguire le operazioni di demolizione in danno dello stesso”.

Le attività di demolizione dovranno seguire la seguente sequenza:
– asportazione e smaltimento dei rifiuti;
– demolizione meccanica dei fabbricati;
– gestione dei rifiuti da demolizione.

“Si prevede di trasportare a discarica l’intero quantitativo di materiale proveniente dalle demolizioni e utilizzare materiale selezionato per il riempimento del piano interrato – prosegue la relazione – Si precisa che trattandosi di area sottoposta a vincolo archeologico non si procederà a opere di scavo”.

“A causa della vicinanza ad abitati e dei possibili rischi connessi alla dispersione delle polveri, la demolizione degli edifici delle Salzare non potrà essere svolta mediante l’impiego di esplosivi, pertanto tutte le demolizioni saranno di tipo meccanico ed avverranno con tecnica “top down” eseguite con escavatore attrezzato con pinza o frantumatore di potenza e sbraccio adeguati alle dimensioni dei manufatti da demolire.

“L’area operativa dell’escavatore e l’area di pertinenza del fabbricato saranno opportunamente recintate; tenendo conto di eventuali collassi e della fisiologica caduta di macerie; tali aree devono essere delimitate e interdette al transito”, conclude la relazione sulle Salzare.

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