Roma: trovate in una cantina cinque bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale

Per anni gli inquilini della palazzina hanno rischiato la vita all'oscuro di tutto.

bombe san lorenzo

Bombe in cantina. Cinque ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale sono stati ritrovati in una cantina di un palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma.

San Lorenzo: cinque ordigni inesplosi ritrovati in una cantina di Via dei Dauni

Stava pulendo la cantina della nonna in una palazzina di via dei Dauni, a San Lorenzo, quando ha fatto la sconcertante scoperta: in un angolo erano celate cinque bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, che erano lì chissà da quanto tempo.

Attimi di paura per la donna che ha effettuato la segnalazione ai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. Dagli accertamenti è emerso che si tratta di quattro ordigni di produzione inglese e uno di matrice italiana.

Sul posto sono arrivati gli artificieri, che hanno messo in sicurezza le bombe in attesa di farle brillare in un secondo momento. Sul ritrovamento sono attualmente in corso le indagini dei Carabinieri.

In un primo momento si era ipotizzato fossero bombe inesplose dopo il bombardamento del quartiere avvenuto il 19 luglio 1943 alle 11,30 del mattino, ma da ulteriori accertamenti è emerso che si tratta di granate: quattro di fabbricazione inglese Mills M36 e una italiana SRCM35. Rimane quindi da capire se siano effettivamente risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale – la granata Mills (o bomba a mano Mills), infatti, venne usata dai britannici nella prima guerra mondiale e la sua versione migliorata fu usata anche nella seconda guerra e la SRCM35 è una bomba a mano a frammentazione, offensiva entrata in servizio nel 1935 nell’Esercito italiano e tuttora impiegata – o se sia materiale esplosivo riconducibile ad attività eversive di un periodo successivo. Per diverso tempo infatti gruppi dell’estrema sinistra avevano spostato le loro sedi proprio a San Lorenzo.

I Carabinieri sembrano più propensi a ricondurre gli ordigni alla II Guerra Mondiale, ma la seconda pista al momento non può escludersi del tutto.

In attesa di riscontri da parte delle forze dell’ordine, rimane comunque lo sconcerto nel pensare che per diversi anni gli ordigni sono rimasti custoditi nella cantina di Via dei Dauni, nell’assoluta inconsapevolezza dei proprietari e degli inquilini dello stabile, che hanno rischiato la vita all’oscuro di tutto.

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