Dall'ospedale dove sta combattendo contro la leucemia la Regina del Circo Bianco lancia un appello ai giovani per la donazione di midollo
Sul litorale e in tutta Roma è partita una gara di solidarietà per aiutare Francesca Ghini, la direttrice artistica del Circo Bianco colpita da una grave forma di Leucemia (leggi qui).
Francesca, una splendida artista, innamorata della vita e dei cavalli e mamma di due bambini, è la direttrice artistica del circo bianco. Lo scorso 7 maggio ha scoperto di avere una leucemia mieloide acuta. Ora è ricoverata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e ha bisogno di trasfusioni. L’appello, partito dal compagno e dagli amici sui social, è diventato virale e in pochi giorni tantissime persone si sono recate in ospedale per donare il sangue.
Abbiamo raggiunto Jamilton il compagno di Francesca nella tenuta di Ostia Antica dove vivono insieme. Già entrando si percepisce il suo amore per la natura e per gli animali.
“C’è caduto il mondo addosso – racconta commosso – Non ce lo aspettavamo. E’ una persona che ha sempre aiutato chiunque. Sono sicuro che Francesca ce la farà perchè lei è forte, ha sempre combattuto e creato tanto. Ad oggi si trova a combattere la sua battaglia più grande“.
Francesca ha sempre aiutato gli altri dice Jamilton e anche questa volta ha trovato il modo di farlo trasformando il suo dramma personale e familiare in un messaggio di speranza e condivisione. Ha deciso con forza, lucidità e coraggio di dirigere lo spettacolo forse più importante della sua vita: donare il midollo per salvare vite umane.
“Stando qui – dice Francesca – sono venuta a conoscenza di un mondo che fortunatamente fino a poco tempo fa era estraneo alla mia vita. Tra alti e bassi ho deciso di registrare questo video per spiegare l’importanza della sensibilizzazione non tanto sulla donazione del sangue, quanto per la raccolta di midollo. Donare il midollo significa salvare delle vite, anche di bambini, e si può donare solamente fino a 35 anni. Si può donare con una semplice trasfusione/dialisi e non necessariamente dalla schiena. La persona che ha compiuto 18 anni deve andare all’Admo, la banca dati mondiale, e farsi fare un prelievo di sangue, che domani potrà salvare una vita“.
Il messaggio va veicolato tra i più giovani che sono quelli che possono donare. La leucemia non colpisce solo gli adulti, troppi bambini sono andati via troppo in fretta. Chiediamo gli occhi e pensiamo che potrebbe nostra madre, padre o figlio. In quel caso non vorremmo salvargli la vita? Se troviamo la risposta a questa domanda sarà facile scegliere di donare.
Servizio di Giorgia Perla
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