Episodio di razzismo a Fregene. Un ragazzo di colore è stato insultato mentre tornava a casa dal lavoro. Le reazioni di amministrazione, balneari e cittadini
Episodio di razzismo al Villaggio dei Pescatori di Fregene. Lonsey Longare, 33enne ivoriano fa il bagnino allo stabilimento “La Baia di Fregene” e, di ritorno a casa dopo il lavoro, è stato avvicinato da cinque giovani, che sono scesi da un’Audi 3 nera cominciando ad insultarlo.
“Sporco negro tornatene a casa”, gli urlano dai finestrini. Poi escono dall’auto che resta incolonnata nel traffico di via Silvi Marina e lo circondano. Fortunatamente, prima che possa accadere il peggio, interviene una signora che distrae gli aggressori permettendo a Lonsay di scappare mettendosi in salvo.
Il rumore delle clacson delle auto in fila fanno desistere i cinque a inseguirlo. Gli aggressori rientrano nella vettura e vanno via. I testimoni raccontano che sembravano tutti particolarmente sbronzi.
Sull’episodio di razzismo è intervenuto il vicesindaco del comune di Fiumicino Ezio di Genesio Pagliuca che ha espresso la solidarietà a Lonsay: “La nostra Città – ha affermato ai nostri microfoni – non si riconosce in un gesto del genere e anzi combatte e cerca di fare il possibile per educare ad un altro sentimento la nostra cittadinanza con esempi e azioni praticate ogni giorno. Siamo convinti si tratti di un episodio deprecabile ma isolato all’interno della nostra comunità. Certe cose proprio non ci appartengono”.
Le dichiarazioni di Simonetta Mancini, presidente di Balnearia – Assobalneari Fiumicino: “E’ un episodio squallido e di una gravità unica. Mi dispiace tanto per il ragazzo che è stato aggredito e faccio i complimenti a chi lo aiutato per la sensibilità dimostrata. A memoria non ricordo episodi simili di razzismo nè a Fregene, nè in tutta Fiumicino. Mi auguro che possa rappresentare un fatto isolato e che non accadano più situazioni simili in futuro”.
Il presidente del Comitatocittadino Fregene, Pietro Valentini: “Si tratta di ragazzi “ubriachi di sole” che se la sono presa con un bravo ragazzo che stava facendo il suo lavoro. Fregene non odia, è una città accogliente che tende sempre una mano a chi è meritevole. Certi episodi sono incontrollabili, ma è sempre auspicabile un maggiore controllo delle forze dell’ordine. Avere la possibilità di lasciare un’auto in moto in mezzo alla strada per scendere dalla vettura e insultare un ragazzo senza che accada niente, non è da paese civile”.
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