Fiumicino: giovedì manifestazione dei ristoratori contro il coprifuoco

I ristoratori chiedono al Governo di aprire un tavolo di crisi per il settore e rivedere le regole del coprifuoco.

Come avevano già detto a più riprese (leggi qui), la riapertura con coprifuoco alle 22 non convince i ristoratori di Fiumicino, che proseguono la loro protesta e annunciano una manifestazione per giovedì prossimo in Piazza Grassi.

Fiumicino: manifestazione dei ristoratori contro il coprifuoco. Appuntamento in Piazza Grassi

Si svolgerà giovedì 6 aprile in piazza Grassi, la protesta organizzata dai ristoratori di Fiumicino per chiedere al Governo di aprire un tavolo di crisi per il settore e rivedere le regole del coprifuoco.

Alla manifestazione parteciperà tutto il comparto della ristorazione locale, ma l’invito è aperto a tutti coloro che vorranno portare la loro vicinanza ad imprenditori, cuochi, camerieri, maitre e sommelier, pizzaioli, ma anche lavoratori di lavanderie, pastifici e pescherie.

Gli organizzatori fanno sapere che la manifestazione si terrà nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. L’appuntamento è per le 18.00 in Piazza Grassi. Sono invitati tutti i media e le istituzioni che vorranno confrontarsi con le associazioni di categoria.

Non è una protesta per negare il Covid, per dire ‘tana libera tutti’, ma è un grido d’allarme di un comparto ormai allo stremo – ha dichiarato Massimiliano Mazzuca, presidente dell’Associazione Lungomare della Salute, che racchiude la gran parte delle attività di ristorazione di Fiumicino – Siamo i primi che teniamo alla salute dei nostri concittadini, i primi ad aver sempre rispettato maniacalmente le disposizioni anti-contagio.

Pertanto chiediamo alle istituzioni di aprire un tavolo di confronto, come accaduto per Alitalia e per tanti altri settori in crisi. Il comparto di Fiumicino conta circa mille attività che pagano le tasse e costituiscono un enorme indotto: pensiamo alle lavanderie, ai forni, alle pizzerie, ai pescivendoli ecc. Così non ce la facciamo. Chiediamo che vengano riviste le procedure relative al numero di posti all’interno e all’esterno dei ristoranti. Come abbiamo già fatto, ribadiamo la nostra richiesta di lavorare con il 50% di posti all’interno e il 50% all’esterno, per poter servire anche in caso di pioggia e maltempo e poter effettuare così una programmazione per la prossima stagione balneare.

Inoltre – aggiunge Mazzuca – chiediamo di rivedere i termini del coprifuoco. Qualora dovesse rimanere alle 22.00, quantomeno sarebbe opportuno avere maggiore elasticità per permettere alle persone di mangiare fino a quell’ora e poter tornare con tranquillità a casa. Suggeriamo di considerare come parametro di riferimento l’orario di emissione dello scontrino. Fiumicino lavora principalmente con clientela romana e rimanendo così le cose sarebbe impossibile lavorare“. – conclude Mazzuca.

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