Ostia, ferito gravemente kiter tradito dal vento

Un kiter sorpreso dal vento fortissimo mentre faceva kitesurf, è precipitato alla Lega Navale di Ostia. La testimonianza della Presidente della sezione, Carola De Fazio

Sulla spiaggia della Lega Navale di Ostia, un kiter (praticante di kitesurf), sorpreso da un vento fortissimo, è rimasto ferito, dopo esser stato sollevato a 10 metri di altezza e precipitato pesantemente sulla spiaggia.

Un kiter sorpreso dal vento fortissimo mentre faceva kitesurf, è stato schiantato sulla spiaggia della Lega Navale

È successo intorno alle ore 13,00 alla foce del Canale dei Pescatori. Lo sportivo si stava preparando per entrare in acqua, aveva già collegato il manubrio alle funi e alla vela quando una raffica di vento lo ha sorpreso.

Il giovane, un atleta intorno ai 30 anni d’età, è stato strappato dalla terraferma cadendo pesantemente per ben due volte sulla spiaggia. Soccorso dalla staff della Lega Navale, è stato trasportato dall’equipaggio dell’Ares 118 al San Camillo di Roma.

Il ferito avrebbe riportato un trauma cranico e varie lesioni, probabilmente alle costole e al bacino. “Era in evidente stato confusionale, ma cosciente. Il ragazzo è stato immobilizzato dagli operatori del 118 per un trauma presumibilmente al bacino” la testimonianza di Carola de Fazio, che lo ha soccorso subito dopo la caduta.

Era partito dalla spiaggia libera del canale il kiter romano, che in maniera autonoma aveva approfittato delle condizioni di vento per praticare kitesurf davanti alla costa. Carola de Fazio Presidente della Lega navale – sezione di Ostia, ci ha raccontato cosa è successo.

“Il ragazzo, era sulla spiaggia libera a fare kitesurf in autonomia – dice Carola De Fazio – e si era messo lì, immagino perché vicino ad un centro velico attrezzato come il nostro, probabilmente si sentiva più tranquillo. Ma con un vento a 25 nodi, con punte fino a 30 nodi (la sabbia si alzava a 1 metro da terra), era molto pericoloso fare Kite con la vela che lui aveva – aggiunge la Presidente della laga Navale Ostia – Lo abbiamo visto sollevarsi dal suolo con la vela del kite, una vela non congrua al tipo di vento (12 metri di superficie) – i nostri kiter esperti, erano fuori con una vela da 7m. Si è sollevato fin sopra all’altezza degli hangar, ed è atterrato la prima volta sulla pedana di legno dove noi armiamo le vele, e per sua grande fortuna nel punto in cui è atterrato non c’era nulla. Già in quel momento aveva perso lucidità, e quindi non aveva sganciato ragionevolmente la sicura, quindi il vento lo ha ritrascinato, ed è riprecipitato, stavolta sulla spiaggia, sempre miracolosamente vuota in quel punto.”

Al primo rimbalzo – continua – ho cominciato a correre, e quando la seconda volta è riatterrato mi sono buttata su di lui e gli ho sganciato la sicura e la vela ha perso potenza. Lo abbiamo soccorso e abbiamo capito che aveva un problema al bacino e aveva una evidente commozione cerebrale, respirava e chiedeva ‘che ci faccio qui?’ Dopo 6 minuti è arrivata velocissima l’ambulanza, e gli operatori lo hanno bloccato, messo in barella con la flebo, e dopo averlo stabilizzato lo hanno portato al San Camillo.”

E’ stata una vero fortuna che fossi girata verso terra, per poter accorrere in suo aiuto, perché in quel momento eravamo tutti preoccupati per il rientro dei bambini dal mare. I nostri ragazzi si stavano allenando tra optimist, surf e laser. Mi sento di dire che fare kitesuurf in queste condizioni, fuori da una struttura attrezzata che può dare soccorso in qualsiasi momento, è molto pericoloso e sconsigliabile” conclude Carola De Fazio.

A causa del maltempo, sul litorale romano, anche molti di quanti avevano prenotato per il pranzo del 1 maggio, negli stabilimenti tra Ostia e Fiumicino, che avevano attrezzato per la ristorazione all’aperto, hanno dovuto prudentemente rinunciare. Solo i locali almeno semi coperti hanno fatto in tempo ad evitare danni economici provocati da vento e pioggia forte.

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