Il brigadiere della Guardia di Finanza che avrebbe ucciso la compagna per poi suicidarsi avrebbe lasciato un biglietto al vaglio degli investigatori
Prima di premere il grilletto due volte, ha spiegato in un biglietto i motivi di quel gesto che, addirittura, sarebbe stato condiviso anche dalla donna.
La scrittura di un biglietto sarebbe stato l’ultimo atto della tragedia consumata in quella mansarda al terzo piano di una palazzino all’angolo tra via del Portico Placidiano e via Carlo Fecia di Cossato dove ieri (leggi qui) sono stati rinvenuti i corpi senza vita del brigadiere della Guardia di Finanza Maurizio Zannolfi di 53 anni e della sua compagna, Barbara Castellani, un’infermiera di 42 anni originaria di Grottaferrata. A indagare sono i suoi colleghi: l’uomo, infatti prestava servizio presso la caserma di viale Traiano a pochi passi dal teatro del dramma. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Scientifica.
Secondo una prima ricostruzione, il brigadiere avrebbe ucciso la sua compagna e poi, con la stessa arma di ordinanza, si sarebbe tolto la vita. A dare l’allarme gli stessi colleghi del militare, inviati sul posto dal tenente che, non vedendolo in servizio e non riuscendolo a contattare, si sono preoccupati. E così, arrivati davanti alla palazzina di via Portico Placidiano, i finanzieri hanno visto che c’era la sua auto ma nessuno in casa rispondeva. Poco dopo il tragico ritrovamento.
Nell’appartamento la polizia scientifica ha effettuato a lungo i rilievi. I due, entrambi separati, erano sul divano uno sull’altro, mano nella mano. Da chiarire quanti colpi siano stati esplosi: di uno si ha traccia dell’ogiva rimbalzata sulla spalliera del divano. Verrà probabilmente effettuata anche una perizia balistica.
Fin dal primo momento gli investigatori hanno ipotizzato un omicidio-suicidio. Sembrerebbe che durante i rilievi in casa sia stato trovata una lettera nella quale verrebbe annunciato il gesto e spiegato che la coppia era d’accordo. Il biglietto è ora al vaglio degli investigatori. Tra le ragioni del gesto ci sarebbero problemi economici ma anche su questo le indagini dovranno fare chiarezza.
Sul posto sono accorsi anche la ex moglie dell’uomo con il quale ha avuto tre figli. Costernazione e sgomento a Fiumicino davanti alla palazzina di tre piani nella zona centrale di Isola Sacra. Si sono radunati molti colleghi del brigadiere, che prestava servizio alla caserma di viale Traiano e ha anche un fratello nella guardia di finanza. Sul posto anche diversi residenti e conoscenti della coppia, increduli per quello che è accaduto. Un collega ha riferito di aver giocato a carte poche ore prima con il brigadiere e di non aver notato elementi che potessero far presagire la tragedia.
Riguardo all’ora del decesso, non trapelano indiscrezioni da parte degli investigatori. Tra i vicini qualcuno avrebbe riferito di aver sentito esplodere dei botti durante la notte ma non di aver dato importanza alle esplosioni ritenendole quelle di petardi.
Le salme sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria che disporrà i rispettivi esami autoptici. Dovranno accertare anche se i due fossero sotto effetto di alcol, farmaci o sostanze stupefacenti.
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