Rischio crollo per il muro di cinta dell’ex Gil, l’edificio di corso Duca di Genova realizzato in epoca fascista per i giovani balilla. Mattoni e un’inferriata arrugginita si sono staccati e l’Ufficio tecnico del X Municipio è stato costretto a recintare e vietare il passaggio su un tratto di marciapiedi.
Le condizioni di stabilità del muro di cinta, quello che affaccia su corso Duca di Genova, sono preoccupanti. Alcune pignatte sono precipitate al suolo da un’altezza di circa tre metri e, fortunatamente, in quel momento non c’erano pedoni in transito. Su via Franco Mezzadra, invece, gli operai hanno rimosso una grossa inferriata che rischiava di cadere da un momento all’altro: le staffe che la tenevano bloccata sul muro si erano ormai sgretolate.
La ristrutturazione di tutto il complesso, e quindi anche della cinta muraria, è attesa con particolare trepidazione dalla città ma le procedure avanzano con esasperante lentezza. Si tratta non solo di attuare un intervento conservativo ma, soprattutto, di restituire vita e nuove funzioni al grosso complesso pubblico. Il suo destino, infatti, è quello di accogliere la caserma della Polizia locale gruppo X Mare, l’Ufficio del Giudice di Pace e altre strutture amministrative.
Per questa ragione il 24 settembre 2017 l’allora commissario capitolino Tronca, il Governo Gentiloni e la Regione Lazio (proprietaria dell’immobile) inseriscono il restauro dell’ex GIL nel “Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”. Per l’operazione lo Stato assegna 10 milioni di euro, il resto dei fondi necessari arriva dal Comune di Roma fino al raggiungimento di 13 milioni.
Come abbiamo ricostruito in questo nostro articolo, la gara europea per i lavori di ristrutturazione è stata lanciata dal Campidoglio il 10 settembre 2019. L’aggiudicazione definitiva al raggruppamento di imprese vincitrici della gara è avvenuta oltre un anno dopo ed è datata 27 dicembre 2020. Ed è da allora che si aspetta l’inizio dei lavori.
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Ostia, restauro ex Gil: assegnato l’appalto per circa 10 milioni