Infernetto, ciclista investito: finisce in ospedale in codice giallo

Un ciclista è stato travolto su un tratto di via Wolf Ferrari: non si esclude una distrazione dell'automobilista come causa dell'impatto

Un ciclista è stato investito ieri sera, venerdì 26 marzo, in via Ermanno Wolf Ferrari, all’Infernetto. A travolgerlo è stato un automobilista che si sarebbe giustificato di non aver visto la bicicletta. All’origine dell’impatto potrebbe esserci una distrazione.

Un ciclista è stato travolto su un tratto di via Wolf Ferrari: non si esclude una distrazione dell’automobilista come causa dell’impatto

L’incidente è avvenuto intorno alle 18.15 nel tratto di via Ermanno Wolf Ferrari in corrispondenza del centro commerciale. Il conducente di una Smart stava procedendo in direzione via di Castelporziano quando la sua auto ha impattato violentemente contro il ciclista.

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I soccorsi nell’immediatezza dell’incidente

L’urto è stato particolarmente violento e l’uomo è stato scaraventato pesantemente a terra. Il guidatore della city car si è fermato a prestare i soccorsi, raggiunto presto dall’ambulanza dell’Ares 118 e dalla pattuglia della Polizia locale gruppo X Mare.

Il ferito, un uomo di 42 anni, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi dove è stato ricoverato con vari traumi in codice giallo. Ha riportato trauma cranico con vaste ferite sulla fronte suturate dai medici. La tac negativa ha consentito dopo qualche ora le sue dimissioni. La bicicletta è stata sbalzata a diversi metri di distanza dal punto d’impatto.

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La bicicletta del ciclista investito in via Ermanno Wolf Ferrari

Agli agenti che hanno effettuato i rilievi l’investitore ha riferito di non aver scorto in tempo la bicicletta anche a causa della scarsa visibilità di quel tratto di strada. L’arteria è stata riasfaltata da poco ma, a giudicare dai segni di frenata e dalla posizione della Smart dopo l’urto, la vettura procedeva a velocità non elevata. Non si esclude che all’origine dell’impatto possa esserci una distrazione dell’automobilista. Secondo una prima ricognizione la bicicletta, che aveva anche il porte-enfant per fortuna non occupato da un bambino, non disponeva di luci di segnalamento.

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