"Basta didattica a distanza, riaprire le scuole in sicurezza": studenti e insegnanti in piazza chiedono il ritorno in classe. A Roma si ferma anche il trasporto pubblico locale
Basta didattica a distanza, ritorno in classe in sicurezza il prima possibile: queste le parole d’ordine dello sciopero nazionale della scuola indetto oggi da studenti e docenti.
La giornata di mobilitazione è stata proclamata per chiedere la fine della D.A.D., il ritorno sui banchi in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università.
A proclamare la giornata di sciopero, con la manifestazione che si sta svolgendo a Roma in piazza Montecitorio, i sindacati di base Cobas, con l’adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola.
“Chiudere le scuole, anche laddove i contagi non erano aumentati, vuol dire aver scelto di nuovo la via più facile per le strutture amministrative, ma la più deleteria per studenti, soprattutto i più piccoli, e famiglie, abbandonati al purgatorio della DAD“, sottolinea il sindacato Cobas-Scuola in una nota.
Sempre per la giornata di oggi indetto anche uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale: in questo caso la mobilitazione è stata indetta dalle sigle sindacali confederali.
A Roma l’astensione dal lavoro di 24 ore riguarda i mezzi Atac e le linee Tpl: coinvolte le linee metro, gli autobus, i tram, la ferrovia Roma-Lido. Chiusa dalle 8.30 di stamattina la Metro C, forti riduzioni di corse sulla linea B/B1 e sulla linea A.
Il trenino che collega Ostia alla Capitale risulta attivo ma con riduzione di corse.
Previste le consuete fasce di garanzia fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20: lo stop alla circolazione dei mezzi dunque termina alle 17, per poi riprendere dalle 20 fino al termine del servizio.
Nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resteranno attive, informa ancora Atac in una nota, “possibili interruzioni di servizio di: biglietterie, scale mobili, ascensori e montascale”.
La mobilitazione, proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e Cobas, è stata indetta per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro.
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