A distanza di oltre un mese dall'incendio, gli inquilini di via Fasan a Ostia attendono ancora il ripristino dell'illuminazione condominiale e dell'ascensore
A un mese e mezzo dall’incendio divampato nella mansarda di via Marino Fasan, a Ostia, gli inquilini della palazzina al civico 39 sono ancora senza ascensore e senza illuminazione condominiale. Il servizio è di Fausto Trombetta.
Lo scorso 28 gennaio un incendio ha devastato una mansarda al civico 39 di via Marino Fasan, a Ostia.
Sono trascorsi quasi due mesi e gli inquilini sono ancora senza ascensore e senza illuminazione condominiale. Come spesso accade in questi stabili, non è dato sapere chi debba intervenire, tra la “Moreno Estate”, proprietaria degli immobili, e il Comune di Roma, soggetto locatario.
“Nel XXI secolo penso che una cosa del genere sia veramente paradossale. Perché comunque ci sono persone anziane, l’ascensore sono circa due mesi che non funziona, e siamo senza luce. Adesso piano piano il problema iniziale si sta ampliando, e sta diventando sempre più difficile e complicato tutto quanto”, sottolinea un altro condomino.
“Purtroppo la condomina ha la figlia invalida, non può camminare. Anche io sono invalido, e non posso portare i pesi: non so come fare. Abbiamo paura, senza la luce sulle scale. Vorremmo che venisse ripristinata la corrente e l’ascensore”, afferma uno degli inquilini.
L’occupante della mansarda accanto a quella incendiata sa benissimo di non poter avanzare pretese, ma con una figlia disabile al 100% chiede quantomeno che le venga ripristinata la corrente.
“Io avrei voluto metterlo il contatore, ma il Comune mi ha detto di no. Però l’affitto da pagare mi arriva sempre. Sono quasi due mesi che non vedo mia figlia, che si trova in una struttura. Se non posso stare in questo appartamento, allora il Comune mi dovrebbe garantire una casa, considerando che ho una figlia disabile al 100 per cento”, afferma la donna.
Abbiamo contattato l’assessore ai Lavori Pubblici del Decimo Municipio Claudio Bollini, che si è impegnato a sollecitare il Dipartimento patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale affinché intervenga presso la proprietà per la riattivazione degli impianti. Ovviamente, nessuna garanzia sui tempi.
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